Il contenuto del presente post, già negativamente annunciato
dal titolo, potrà senz’altro venir considerato, sbagliando, un ulteriore muro
di odio innalzato laddove, invece, occorrerebbe COMPRENSIONE improntata al religiosamente
corretto.
COMPRENSIONE, certo; ma è appunto in nome di essa che intendo
rilevare _ dal mio punto di vista cristiano _ quel che ritengo essere LA
DIFFERENZA TEOLOGICA FONDAMENTALE (tra molte altre) vigente tra Cristianesimo
ed Islam, venendo meno la quale verrebbe meno il
Cristianesimo stesso quale Redenzione dal peccato e Riconciliazione con Dio Padre tramite il
Figlio incarnatosi
in Gesù, crocifisso
e risorto dalla
morte. Quindi una comprensione volta ad evidenziare le differenze, anziché a sottacerle
o a relativizzarle, come pare oggi di moda, SENZA che ciò debba comportare una
qualsivoglia forma di odio...
Pertanto, il contenuto di questo mio scritto verterà
esclusivamente su l’aspetto teo-soteriologico appena accennato, costituente l’ABISSALE DIFFERENZA
tra Cristianesimo ed Islam: una sorta di breve confronto teologico in cui vi si gioca l’ESSENZA stessa del Cristianesimo.
Ma innanzitutto perché introduco il DIAVOLO in tutto ciò?
<<Il termine "diavolo" deriva dal latino
tardo diabŏlus, traduzione fin dalla prima versione della Vulgata (fine
IV - inizio V secolo d.C.) del termine greco Διάβολος, diábolos, ("dividere", "colui che divide",
"calunniatore",
"accusatore"; derivato dal greco - διαβάλλω, diabàllo, composizione
di dia "attraverso" bàllo "getto, metto", indi getto,
caccio attraverso, trafiggo, metaforicamente anche calunnio). Nell'antica
Grecia διάβολος era un aggettivo denotante qualcosa, o qualcuno, calunniatore e
diffamatorio; fu usato nel III secolo a.C. per tradurre, nella Septuaginta,
l'ebraico Śāṭān ("avversario",
"nemico",
"colui che si oppone",
"accusatore in giudizio", "contraddittore"; reso negli
scritti cristiani come Satanas e qui inteso come "avversario, nemico di
Dio")>>
- (https://it.wikipedia.org/wiki/Diavolo#cite_ref-etp_3-0).
Infatti, sembrerebbe come minimo irriverente, da parte mia,
attribuire al DIAVOLO la paternità dell’Islam, tanto più che <<Nell'Islam,
Gesù è considerato un profeta al pari di Muḥammad>> (https://it.wikipedia.org/wiki/Ges%C3%B9_nell%27islam), ed <<il fatto
che tutti i profeti menzionati nelle Sacre Scritture siano riconosciuti da noi
musulmani e soprattutto che la Vergine Maria e suo figlio godano di una
considerazione del tutto speciale rappresenta un fattore di incontro tra la
teologia cristiana e quella musulmana. Ovviamente non mancano divergenze>>
- (professor Niyazi Oktem dell’Università di Bilgi, Istanbul. https://www.30giorni.it/articoli_id_9497_l1.htm).
Ma il Gesù a cui l’Islam tributa un innegabile rispetto è LO
STESSO Gesù di cui parla il Nuovo Testamento? Oppure è soltanto una mera omonimia
tesa ad illudere sulla medesima identità?
Lasciamo che sia l’Islam a parlarci:
Gesù <<nell'islam non è il figlio di Dio, tantomeno
Dio egli stesso, ma un profeta che
ha preparato la venuta di Maometto: «Rifiutano fede
a Dio quelli [i
cristiani: nota mia] che dicono: "il Cristo, figlio di Maria, è Dio". Rispondi loro: "Nessuno
potrebbe impedire a Dio, se Egli volesse annientare il Cristo figlio di Maria,
e sua madre e tutti coloro che sono sulla terra"» (Cor., V:17)>> - (https://it.wikipedia.org/wiki/Ges%C3%B9_nell%27islam).
Quindi
<<Gesù non è chiamato né Dio
né Figlio di Dio, ma figlio di Maria
Vergine, creato da Allah: «In verità, per Allah Gesù è simile ad Adamo,
che Egli creò dalla polvere e poi disse <<Sii>>, ed egli fu.» (Corano, Sura III, v. 59)>> - (https://it.wikipedia.org/wiki/Ges%C3%B9_nell%27islam).
Ed anche:
<<sebbene i musulmani non credano che Gesù sia il figlio di Dio
- una distinzione criticamente importante tra la visione musulmana e cristiana
di lui - i musulmani venerano Gesù come un profeta importante>> - (https://www.documentazione.info/cosa-pensano-i-musulmani-di-gesu).
Infine:
<<Un’altra
divergenza che, forse, costituisce
il più grande motivo di contrasto tra le due religioni è, per così dire,
il concetto di trinità che sta alla base della fede cristiana secondo la quale Gesù Cristo è considerato
Figlio di Dio. La fede musulmana
ammette soltanto Dio, del quale non si può affermare né che è stato generato né
che ha generato un figlio. Dio è Uno, e distinguerlo in tre sarebbe come
attribuirgli dei simili, il che contraddice nettamente ai principi fondamentali
del monoteismo […] I versetti 30-37 [della <<sura
“Maria”>>] parlano di Gesù neonato. Egli è “parola della verità” e non figlio di Dio. Vorremmo
insistere un po’ su questo concetto di “parola della verità”. Con uno sguardo
esclusivamente teologico e senza ricorrere alla filosofia, e cioè identificando
la “parola” con la sua fonte, si può facilmente cadere nell’errore di
confondere l’essenza e l’esistenza; e chiamare Dio o figlio di Dio la “parola” che ne esprime di
fatto l’essenza. Attribuire l’essenza divina a Gesù Cristo è, in effetti, la
conseguenza di una tale interpretazione, quanto mai discussa, della teologia
cristiana. L’islam, invece, fa questa distinzione dichiarando che Gesù è parola
di Dio, ma per nulla Dio né figlio di Dio>> - (Niyazi
Oktem, cit.).
Le
citazioni di parte islamica possono bastare, tanto è chiaro il punto cruciale.
Adesso
lasciamo parlare il Cristianesimo:
<<Figlioli, questa è l'ultima ora. Come avete udito
che deve venire l'anticristo,
di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da
questo conosciamo che è l'ultima ora. 19 Sono usciti di
mezzo a noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero
rimasti con noi; ma doveva rendersi manifesto che non tutti sono dei nostri. […]
Chi è il bugiardo
se non colui che nega
che Gesù è il
Cristo? L’anticristo è
colui che nega il
Padre e il Figlio.
Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno
il Padre>> - (1 Giovanni 2: 18, 22-23);
<<Per
questo si manifestò il Figlio
di Dio: per
distruggere le opere del diavolo>>
- (1 Giovanni 3: 8).
Questi versetti sono trasparenti, non necessitano di
acrobazie esegetiche al fine di non sembrare fondamentalisti/letteralisti,
giacché il Nuovo Testamento non è un testo esoterico accessibile soltanto dopo
previa iniziazione rivolta a pochi degni.
Per
cui è chiaro; per quanto importante possa apparire Gesù per i musulmani, in
realtà Gesù, nell’Islam, costituisce l’esatta ANTITESI del Gesù del Nuovo
Testamento.
Come
s’è visto, l’Islam <<nega il Figlio>>
e quindi l’Islam è <<bugiardo>> in forza di tale negazione.
Negando
il Figlio,
l’Islam è altresì l’<<anticristo>>
quale <<oper[a] del diavolo>> destinato ad essere
teologicamente distrutto dalla manifestazione del Figlio.
Quindi,
<<questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al
proprio Figlio. Chi non
crede a Dio, fa di lui un bugiardo,
perché non crede alla testimonianza che Dio ha dato riguardo al proprio Figlio. E la testimonianza è
questa: Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non
ha il Figlio di Dio,
non ha la vita>> - (1 Giovanni 5: 9-12).
Sebbene
i musulmani credano alla testimonianza di un Gesù quale <<“parola
della verità”>>, NON lo ritengono <<per nulla Dio né
figlio di Dio>>, come ha ben
precisato sopra Niyazi Oktem.
Il
che vuol dire che l’Islam, oltre ad essere <<bugiardo>> perché <<nega il Figlio>>, fa anche <<di
lui [di Dio] un bugiardo>>
giacché, negando Gesù come Figlio
di Dio, automaticamente nega anche la <<testimonianza che Dio ha dato riguardo
al proprio Figlio>>.
Quindi l’Islam, misconoscendo il Figlio, NON possiede <<nemmeno il
Padre>>!
Rifiutandolo
come Figlio, segue
che <<secondo un'interpretazione dell'Islam, egli [Gesù] non morì in croce e quindi nemmeno fu resuscitato da Dio, ma ascese
direttamente al cielo, assunto in Paradiso e al cospetto di Allah in anima e
corpo (III, 55: "O Gesù, ti porrò un termine e ti eleverò a me, e ti
purificherò dai miscredenti"). L'Islam non conosce i dogmi tipicamente
cristiani della Trinità e dell'Incarnazione, e molti passi del Corano mettono
in guardia da queste dottrine, considerate empie e false, per ribadire che Dio è uno e uno solo, ed è assolutamente
trascendente rispetto all'umanità>>.
Perciò
nell’Islam <<Si nega […] la morte in croce di Gesù e la sua
resurrezione: «Hanno detto: "Abbiamo ucciso il Cristo, Gesù figlio di
Maria, messaggero di Dio", mentre né
lo uccisero né lo crocifissero ma così parve
loro... ma Iddio lo innalzò a sé, e Dio è potente e saggio.» (Cor., IV: 157-158)>>
- (https://it.wikipedia.org/wiki/Ges%C3%B9_nell%27islam).
In un colpo solo, l’Islam toglie di mezzo il CUORE stesso del
Cristianesimo, cosicché da tutto ciò derivi _ per i cristiani _ l’impossibilità
della Redenzione,
perché se Gesù NON è morto,
NON è neppure resuscitato:
<<Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la
nostra predicazione ed è vana
anche la vostra fede. Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che
egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se è vero che i morti
non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è
risorto; ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri
peccati. E anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti>>
- (1Corinzi 15, 14-18).
Il tentativo islamico di salvaguardare Gesù dall’obbrobriosa,
infamante morte in Croce affermando che <<Iddio lo innalzò a sé>>,
facendolo ascendere <<direttamente al cielo>>, può apparire
un segno di rispetto, ma, in realtà, nell’Islam Gesù viene piegato alla logica della
ragionevolezza puramente umana, come pienamente umana è la logica secondo la
quale Gesù NON può essere ritenuto il Figlio di Dio perché <<Dio è uno e uno
solo, ed è assolutamente trascendente rispetto all'umanità>>.
In tal modo, viene scavalcato lo SCANDALO d’esser Figlio coeterno di Dio e
con esso anche Gesù quale <<primogenito dei morti>> il
quale, perciò, NON
<<ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue>> - (Apocalisse di
Giovanni 1:5 NR 2006).
È sì vero che il <<Corano accetta i
principali miracoli di Gesù, inclusa la resurrezione altrui dai morti>>, ma risparmia a Gesù ciò senza la quale
Egli cessa di essere per i cristiani <<il primogenito dei morti>>
nel cui nome <<ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto
terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre>> -
(Filippesi 2, 10-11).
Pertanto, il rispetto tributato a Gesù dai musulmani costituisce
la cortina fumogena della PIÙ RADICALE NEGAZIONE del Cristo testimoniato dal
Nuovo Testamento il quale, perciò, non è rispettato per ciò che Egli è in
quanto Figlio di
Dio!
Ed
è sempre sulla base della stessa logica <<umana, troppo umana>>
(F. Nietzsche) che <<Anche la Trinità è negata dall'islam: «O Gente del Libro! non siate stravaganti nella vostra
religione e non dite di Dio altro che la verità! Che il Cristo Gesù figlio di
Maria non è che il Messaggero di Dio, il suo Verbo che egli depose in Maria,
uno Spirito da lui esalato. Credete dunque in Dio e nei suoi messaggeri e non dite: Tre! Basta! E sarà meglio per voi! perché Dio
è un Dio solo, troppo
glorioso e alto per avere
un figlio! A lui appartiene
tutto quel ch'è nei cieli e quel ch'è sulla terra, Lui solo basta a
proteggerci!» (Cor.,
IV:171)>>.
Anche
qui è ribadito come Gesù NON possa essere il Figlio di Dio.
Peraltro,
stante il modo di concepire Dio da parte dell’Islam, il mondo (la creazione
tutta) non dovrebbe nemmeno esistere, anzi: NON POTREBBE affatto esistere,
neppure come atto di volontà divina, perché, da un lato, anche la volontà di
creare renderebbe l’Uno (Allah) intrinsecamente differenziato, come nella Trinità
cristiana, rifiutata però dall’Islam; dall’altro lato, l’esistenza del mondo quale
ALTRO da Dio farebbe dell’Uno un ALTRO dal mondo, quindi un uno-tra-i-molti,
cioè un ente tra molti altri enti e perciò un NON-Uno, un NON-Dio.
Quest’ultimo,
infatti, concepito come puramente Uno ( = <<perché Dio è un Dio solo>>, dice il Corano IV:171), impone L’INESISTENZA DEL MOLTEPLICE ( = della creazione) o, nel
miglior dei casi, la sua riduzione a PARVENZA, ILLUSIONE _ non a caso nella
mistica islamica arabo-persiana il mondo è radicalmente NULLA _, proprio al
fine di EVITAR di ridurre a molteplice ( = uno tra i molti) lo stesso
Uno assoluto il quale, perciò, deve essere SOLO, appunto: Uno.
Infatti:
<<Per l'islam, Dio è l'Entità Trascendente, eterno e assolutamente Uno. Incomparabile, non ha
generato, né è stato generato ed esiste oltre lo spazio e il tempo. La concezione
islamica di Dio è universale, non legata cioè a una tribù, un popolo o a una
personalità, poiché "in verità Allah basta a Se stesso, non ha bisogno del creato"
[Corano 29:6].>> - (https://it.wikipedia.org/wiki/Ges%C3%B9_nell%27islam).
Anche in quest’ultimo passaggio si evince come il Dio islamico
sia un essere AUTOREFERENZIALE e SOLIPSISTICO, satollo e pago di se stesso, tutt’altro
dal Dio trinitario che invece non basta a se stesso in quanto è eterna effusione
di amore e perciò di ALTERITÀ.
Ma qui siamo già nel terreno teo-ontologico che non è quello
trattato nel presente post…
Roberto Fiaschi
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