Presento adesso l’“Analista della parola” ( = AdP), le cui tesi si rifanno a Luciano Faioni. Il perno sul quale ruota tutto il loro discorso è l’intrascendibilità della parola, intendendo perciò <<con discorso religioso qualunque discorso che si fondi sulla supposizione che si dia un qualunque elemento fuori dal linguaggio>> (affermazione tratta da https://digilander.libero.it/lfaioni/22.2.20000A.htm).
Tuttavia, in questo post non verrà
discussa la succitata tesi, limitandomi, qui, a riportare alcune significative
affermazioni che fungano da prolegomeni per un primo, veloce inquadramento
della forma mentis di AdP, innanzitutto in relazione ai credenti/cristiani (qual
anch’io mi considero), verso i quali AdP non nasconde il proprio astio:
<<La maggior parte dei parlanti, parla di cose di cui non sa assolutamente nulla, ma le afferma come se le conoscesse. Falsi, subdoli, stolti. Tanto quando parlano di fede, tanto quando parlano di logica>>.
Nonostante AdP abbia precisato che il suo utilizzo del termine <<“pensiero religioso”>> non sia <<riferito alla dottrina religiosa, bensì ad un modo di costruire affermazioni che va ben oltre qualunque religione>> (da: https://www.youtube.com/watch?v=zROqqMLtKnY), resta il fatto che per lei
<<il credente, non sapendo nulla di quello che fa, cioè di quello che dice, non sa neanche che cosa significhi "credere" e confonde, a propria apparente convenienza, l'atto di fede con l'accoglimento di una condizione>>.
Non soddisfatta di ciò, altrove (Facebook) rincara il suo disprezzo per i credenti:
<<Tu non hai idea di che tipologia di persone vengono da me per via della mia posizione di divulgatrice dell'Analista della parola, che è appunto quel parlante che si occupa della Scienza della parola.... Credenti! Credenti, credini, individui narcotizzati da mistiche assuefazioni ed altri psicotici deliranti. Da quando ho scritto il libro sul "pensiero religioso", poi, non ne parliamo... Perché vedi, costoro, leggono soltanto il titolo...e neppure il sottotitolo. Ma quando arrivano al sottotitolo "storie di chi non sa di sé", credono (perché questo soltanto sanno fare: credere) che si riferisca al pensiero non religioso.... E allora, capito, ho questa fila di richieste di contatto da persone che hanno come foto profilo gesu cristo o la madonnina.... Pare proprio che, il "signore loro", gli indichi di seguire la via dell'Analista della parola....>>.
(Brano tratto da Barbara Monti alias AdP, dal gruppo Facebook: I nemici del
Destino. Contro la così detta filosofia di Emanuele Severino).
E ancora:
<<E comunque...fare
il cretino, non significa esserlo. Anche io faccio la cretina e la so fare
talmente bene che talvolta lo sembro proprio.... però ecco, comportarsi da
cretini è un conto, esserlo è un altro. Sono due cose differenti e
occorre precisare. […] Essere un cretino, invece, è una questione differente... perché
riguarda esattamente il "pensiero religioso". Pare infatti che, il
termine "cristiano",
provenga esattamente dal termine cretino. E il cristiano chi è? Beh, è il credente per
eccellenza... Certo, di religioni ce ne sono tante, ma la più diffusa è quella dei cretini.
Ammesso che ve ne siano che non sono praticate da cretini... talvolta si tratta
soltanto di cretini differenti. E basta pensare ai cretini, per accorgersi di
quanto il "pensiero religioso" vada molto oltre qualunque religione>>.
(Idem).
Insomma, per AdP non solo i credenti ma più in generale i <<parlanti>> sono quasi tutti cretini (oltre che <<Falsi, subdoli, stolti>>) tranne lei, naturalmente:
<<Pertanto, ecco, ammetto la mia facoltà di esercizio della cretineria, ma rifiuto nella maniera più assoluta che la cretineria di cui mi avvalgo venga attribuita al mio essere...>>.
(Facebook: I nemici del Destino. Contro la così detta filosofia di Emanuele Severino).
Dato l’incedere di AdP, è difficile sottrarsi all’impressione di aver a che fare con una sorta di ennesima, nuova religione ‘laica’ che pretenda rifuggire da qualsivoglia forma di fede, visto che a suo dire <<la fede è, per definizione, uno squilibrio mentale. Al pari del delirio, è convinta delle cose che afferma, ma le afferma con tanta convinzione quanta poca è la cognizione di causa>>;
(affermazione reperita in: https://www.youtube.com/watch?v=BJ7Sr6H88fs, spazio dei commenti), tant’è vero che AdP arriva perfino a dire:
<<Chi ha fatto gli auguri di natale, non pensa..... almeno quando li fa>> (da Facebook: I nemici del Destino. Contro la così detta filosofia di Emanuele Severino).
Non a caso ammonisce proprio come fosse una Vox clamantis di una nuova religione, invitando alla conversione (sic!) dall’attuale situazione di falsità in cui verserebbero i suoi interlocutori:
<<Falsi siete e falsi resterete finché non vi convertirete all'analista della parola>>.
Il percorso da lei proposto <<indica il Sé e non la sua parola. Il Sé non è né la mia, né la tua, né la sua parola. Ma se lo vuoi cercare, allora è nella tua parola che devi andare. L'Analista della parola mette a disposizione gli strumenti. E un'ottima compagnia>>.
Tuttavia, AdP negherà prontamente qualsiasi accostamento del proprio discorso alla fede/religione, <<infatti _ precisa la Nostra _ nel libro "Il Pensiero religioso" parlo proprio del fatto che esso va oltre qualunque religione perché la maggior parte delle conoscenze, anche le così dette "scientifiche", sono fondate su atti di fede.... ipostatizzazioni..... fallacie ....>>.
Quindi _ a suo dire _ fede, ipostatizzazioni e fallacie presenti dappertutto o, bene che vada, nella <<maggior parte delle conoscenze>>, anche nelle <<così dette "scientifiche">> (il che rappresenta un buon viatico circa l’imprescindibilità della fede lato sensu), tranne ovviamente che nel suo libro: Il Pensiero religioso (https://www.youtube.com/watch?v=TEHJoP18aSs).
Lo vedremo…
Roberto Fiaschi
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