Dal sito https://www.scientificamerican.com/article/was-our-universe-created-in-a-laboratory/, riporto parte del seguente articolo di Avi Loeb intitolato:
<<IL
NOSTRO UNIVERSO È STATO CREATO IN UN LABORATORIO?>>
Eccolo:
<<Il più grande mistero che riguarda la storia del nostro
universo è quello che è successo prima del big bang. Da dove viene il
nostro universo? Quasi un secolo fa, Albert Einstein cercò
alternative di stato stazionario al modello del big bang perché un inizio
nel tempo non era filosoficamente soddisfacente nella sua mente. Ora ci sono
una varietà di congetture nella letteratura scientifica per le nostre origini
cosmiche, comprese le idee che il nostro universo sia emerso da una fluttuazione
del vuoto, o che sia ciclico con ripetuti periodi di contrazione ed
espansione, o che sia stato selezionato dal principio antropico dal panorama
della teoria delle stringhe del multiverso, dove, come dice il
cosmologo del MIT Alan Guth, "tutto ciò che può accadere accadrà ... un
numero infinito di volte", o che è emerso dal collasso della materia all'interno
di un buco nero>>.
Innanzitutto, si noti come pressoché tutte le possibilità siano state qui
sopra menzionate in relazione alla nascita dell’universo:
1)- l’universo è emerso da una fluttuazione del vuoto;
2)- l’universo emerge ciclicamente con ripetuti periodi di
contrazione ed espansione;
3)- l’universo come infinito ritorno di sé, giacché, secondo il
cosmologo del MIT Alan Guth, "tutto ciò che può accadere accadrà... un
numero infinito di volte";
4)- l’universo è emerso dal collasso della materia all'interno di
un buco nero.
Tutte le possibilità immaginabili, dicevo, tranne quella del
Dio creatore…
Ma attenzione;
il posto del Dio creatore viene adesso occupato da una creatura che possa farne le veci, come si evince proseguendo la lettura dell’articolo:
<<Una possibilità meno esplorata è che il nostro universo sia stato creato nel laboratorio di una civiltà tecnologicamente avanzata. Dal momento che il nostro universo ha una geometria piatta con un'energia netta pari a zero, una civiltà avanzata avrebbe potuto sviluppare una tecnologia che creasse un universo neonato dal nulla attraverso il tunneling quantistico>>.
E sebbene Avi Loeb si premuri subito dopo di
precisare che:
<<Questa possibile storia di origine unifica la nozione religiosa di un creatore con la nozione secolare di gravità quantistica>>,
ciò nonostante tale <<creatore>> non è affatto Dio, bensì, come detto, un’altra creatura, quale appunto è la suddetta <<civiltà tecnologicamente avanzata>>.
Pur di non tirare in ballo Dio, alcuni moderni ‘luminari’ arrivano a soppiantarLO mediante un sostituto tecnologicamente avanzato ma nient’altro che una creatura finita e limitata, perciò a sua volta necessitante di esser ricondotta anch’essa ad una creazione non certo da <<laboratorio>>!
Chissà perché, quando una serie di corbellerie sono affermare da un
scienziato, subito diventano plausibili e addirittura ‘scientifiche’.
Mi pare infatti evidente come Avi Loeb professi
un’ingenua
fede nell’onnipotenza della tecnologia
conseguita e maneggiata quasi infallibilmente dal demiurgo di turno cui sarebbe una
qualche fantomatica <<civiltà tecnologicamente avanzata>> da
qualche parte nell’universo, dove l’aggettivo <<avanzata>> sembra
voler togliere i confini
tra creatura e creatore togliendo così il creatore e, perciò, investendo la creatura
del ruolo di creatrice dell’universo <<in un laboratorio>>!
Nel suo articolo, Avi Loeb scrive:
<<Non possediamo una teoria predittiva che combini i due pilastri della fisica moderna: la meccanica quantistica e la gravità. Ma una civiltà più avanzata avrebbe potuto compiere questa impresa e padroneggiare la tecnologia per creare piccoli universi. Se ciò accadesse, allora non solo potrebbe spiegare l'origine del nostro universo, ma suggerirebbe anche che un universo come il nostro>> non sia <<stato selezionato perché esistessimo in esso - come suggerito dal ragionamento antropico convenzionale - ma piuttosto, è stato selezionato in modo tale da dare origine a civiltà molto più avanzate di noi>>.
Insomma, siffatta creatura ( = una civiltà più avanzata) avrebbe creato <<il nostro universo>> internamente ad un più ampio universo, ovviamente quest’ultimo non creato da tale civiltà, altrimenti essa avrebbe altresì creato se stessa nel mentre che creava l’universo in cui risiedeva.
E allora che senso potrà mai avere supporre che <<il
nostro universo>> sia stato creato in un qualche laboratorio, se poi
il problema della creazione
si ripropone pari pari per quella stessa presunta civiltà tecnologicamente
avanzata?
Siccome
Avi Loeb ambisce a <<spiegare l'origine del nostro universo>> ricorrendo a
qualcosa il quale, al pari di noi, necessita della medesima spiegazione,
finendo per rincorrere indefinitamente una Creazione che non potrà mai raggiungere poiché
ha aprioristicamente estromesso Dio soppiantandoLO con una creatura, allora la sua tesi, in realtà, non spiega niente,
perché trasferisce in una sperata/creduta civiltà
tecnologicamente avanzata una ‘spiegazione’ che per tale civiltà non può valere…
Inoltre, non si può sottacere come anche in questa ipotesi, secondo la quale
<<il nostro universo [cioè noi] non è stato selezionato perché esistessimo in esso>> bensì <<è stato selezionato [sic!] in modo tale da dare origine a civiltà molto più avanzate di noi>>,
si evidenzi un certo disprezzo per l’essere umano, essendo tale ipotesi tutta sbilanciata a favore di supposte <<civiltà molto più avanzate di noi>> ove queste, considerate da Avi Loeb come i <<"bambini più intelligenti nel nostro blocco cosmico">>, <<sono in grado di sviluppare la tecnologia necessaria per produrre universi baby - sono i motori del processo di selezione cosmico darwiniano>>”!
l’antica promessa è ormai di prossima realizzazione:
<<eritis
sicut Deus>> (Genesi 3,5)…
Roberto Fiaschi
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