giovedì 2 febbraio 2023

16)- IL RIMEDIO SEVERINIANO


Che anche la filosofia di Severino costituisca un rimedio contro l’angoscia del nulla e della morte (vedasi post n° 14), lo si può facilmente appurare leggendo qui sotto un entusiastico intervento (tra i tanti) da parte di un estimatore (tra i molti) di Severino.

Il filosofo bresciano nega recisamente che la sua filosofia sia un siffatto rimedio, perché ciò equivarrebbe a fare di essa una fede a scopo consolatorio, facendo diventare altro da sé gli essenti; nel nostro caso in oggetto, facendo diventare altro da sé l’angoscia per la morte/annichilimento nella serena consapevolezza di essere eterni, quindi di esser da sempre avvolti dalla Gioia.

Ecco qui il nostro estimatore:

<<CAPIRE LA FILOSOFIA DI SEVERINO È ELEVARSI AL DI SOPRA DEL DOLORE E DELL'INFELICITÀ. ESSA DÀ LA SICUREZZA CHE NESSUNA CURA PSICOANALITICA E/O NESSUNA FEDE PUÒ DARE>>.

È curioso constatare quanto l’ossessione di non professar alcuna fede (da parte dei severiniani, li) renda ciechi della propria fede testé professata…

 

Roberto Fiaschi

 

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