martedì 4 aprile 2023

47)- «L'ATEO CREDE... MA NON SA SE DIO ESISTE»

Riporto un interessante estratto da un articolo (del 2 dicembre 2015: https://www.avvenire.it/agora/pagine/lateo-crede-ma-non-sa-se-dio-esiste-) del filosofo André Comte-Sponville:

<<Riassumo la mia posizione in una frase: io sono un ateo non dogmatico e fedele. Perché ateo?

Questa e la domanda più semplice: perché non credo in alcun Dio. Permettetemi di non soffermarmi sulle ragioni del mio non credere; farlo mi allontanerebbe dal tema del mio ragionamento, che non è la metafisica, ma la spiritualità. 

Perché ateo non dogmatico?

Perché riconosco evidentemente che il mio ateismo non è un sapere. Come potrebbe esserlo? Nessuno sa, nel senso vero e forte del verbo “sapere”, se Dio esiste o no. Dipende molto dalla domanda che mi viene rivolta. Se mi si chiede: «Lei crede in Dio?», la risposta e estremamente semplice: «No, non ci credo». Ma se uno mi chiede: «Esiste Dio?», la risposta e necessariamente più complicata, perché, per onestà intellettuale, devo cominciare con il dire che non ne so nulla. Nessuno lo sa. Lo dico anche nel mio libro: se qualcuno vi dice: «So per certo che Dio non esiste», non avete a che fare con un ateo, ma con uno sprovveduto. La verità e che non lo si sa. Parimenti, se incontrate qualcuno che vi dice: «So che Dio esiste», è uno sprovveduto che ha la fede, e che, scioccamente, confonde la fede con il sapere. Ma nella confusione tra fede e sapere io vedo un duplice errore: un errore teologico, perché in ogni teologia che si rispetti (quantomeno nella teologia cristiana) la fede è una grazia, mentre il sapere non può esserlo; e un errore filosofico, perché confonde due nozioni differenti, quella di credenza e quella di sapere. In breve, io non so se Dio esiste o no; io credo che non esista. Un ateismo non dogmatico e un ateismo che ammette il proprio status di credenza, nel caso specifico di credenza negativa. Essere atei non dogmatici significa credere (anziché sapere) che Dio non esiste. Ma perché ateo non dogmatico e fedele? Ateo fedele perché, per quanto ateo, resto legato con tutte le fibre del mio essere a un certo numero di valori – morali, culturali, spirituali – molti dei quali sono nati nelle grandi religioni e, nel caso specifico dell’Europa, nella tradizione giudaico- cristiana (a meno che non si ritenga auspicabile rinnegare la propria storia)>>.

[…]

<<Non è perché non credo più in Dio che rifiuterò di riconoscere la grandezza, quantomeno umana, del messaggio evangelico>>.

 

Roberto Fiaschi

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