mercoledì 26 febbraio 2025

159)- QUALE RAGIONE/LOGOS?

 

E quindi: QUALE logos SBAGLIA?

Sì, perché il logos (la ragione) è solitamente ritenuto l’ESCLUSIVO ‘autore’ dell’indagine filosofica, ed è altresì ritenuto sempre il MEDESIMO logos, nonostante le differenze teoretico/aletiche che da esso sono scaturite nel corso della storia del pensiero, tanto da assumere, nelle filosofie idealiste, valore ASSOLUTO/DIVINO.

<<Non ascoltando me, ma il logos, è saggio intuire che tutto è Uno>>. (Eraclito, frammento 50).

Per cercar di rispondere al titolo di questo post, prendo come riferimento la filosofia di Emanuele Severino e la filosofia di Giovanni Romano Bacchin, giacché queste sono le due concezioni con le quali mi imbatto più frequentemente che con altre.

A titolo di esempio, un fondamentale luogo di pluri-decennale CONTRASTO è rappresentato dalla loro concezione dell’ENTE.

(1)- Per Severino, ogni ente è INCONTRADDITTORIAMENTE identico a sé e differente dal proprio altro, dove il proprio altro, cioè B, entra sì a determinare necessariamente A, ma senza che ciò implichi la contraddittorietà di B in eterna relazione determinante con A, perché:

<<essere con è essere non>>,

ossia: essere con B è essere non B (o: non è essere B) da parte di A.

Ciò comporterebbe l’INCONTRADDITTORIETÀ di ogni ente, di ogni determinatezza, quindi (secondo il logos di Severino) la sua ETERNITÀ e la sua INDIVENIENZA.

***

(2)- Per Bacchin, ogni ente è CONTRADDITTORIAMENTE identico a sé, giacché l’altro da A, cioè B, determina necessariamente ed essenzialmente l’identità di A (e viceversa); quindi B non si pone come accidentale nei confronti di A bensì concorre alla sua intrinseca identità, sì che, all’opposto di Severino, A (ogni ente) sia costituito come unità o identità di sé (A) ed altro da sé (B, non-A; A=non-A):

l’ente è sé e non-sé; è A e non-A; esso è il proprio contraddirsi/negarsi.

Ciò comporterebbe la CONTRADDITTORIETÀ di ogni ente, di ogni determinatezza, quindi (secondo il logos di Bacchin) la sua INESSENZA (il suo TOGLIERSI/NEGARSI o il suo non essersi MAI posto).

Pertanto, i punti (1) e (2) sono reciprocamente CONTRAPPONENTISI sul piano ontologico.

È chiaro che qualora una delle due (o entrambe le) tesi si rivelasse filosoficamente insostenibile, verrebbe meno tutta o gran parte dell’impalcatura filosofica a cui essa inerisce.

E se in entrambe opera sempre l’UNICO e MEDESIMO logos, allora è lecito riproporre la domanda iniziale:

QUALE logos dei punti (1) e (2) SBAGLIA?

Giacché dal MEDESIMO logos _ se davvero esso e soltanto esso fosse deputato alla Verità _ dovremmo aspettarci IDENTICHE (o quanto meno non reciprocamente contraddicentesi) tesi e conclusioni… Invece così non accade, per cui è ‘difficile’ tenerle ambedue FERME.

A meno che non si facciano entrare (e si fanno entrare quasi sempre) in campo giudizi di questo tenore:

<<Tizio non vede che…>>;

<<Caio non ha capito che…>>;

<<Sempronio dovrebbe andare a studiare…>>,

etc…

Quindi, la verità di (1) o di (2) verrebbe decisa dalla (implicita o meno) OTTUSITÀ/INCAPACITÀ DI VEDERE del proprio interlocutore, il che NON pare un grande criterio di giudizio logico-filosofico-razionale…

Lasciando perciò da parte le presunte incapacità di capire/vedere, rimane in campo soltanto la pretesa dei due filosofi _ la pretesa del MEDESIMO logos _ secondo i quali le proprie tesi sarebbero rigorosamente, se non ESCLUSIVAMENTE fondate ed argomentate su basi LOGICO-RAZIONALI, benché con esiti OPPOSTI.

Per cui la mia domanda iniziale è la stessa che chiude questo post:

QUALE logos dei punti (1) e (2) SBAGLIA?

E qualora uno dei due SBAGLI, sarà sempre il MEDESIMO logos universale-divinizzato a sbagliare, oppure dovremo molto più semplicemente concludere che vi siano MOLTI logoi non-divini ma singoli-personali?

 

Roberto Fiaschi

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5 commenti:

  1. Risposte
    1. prego si figuri, le lezioni da trarre sembrano assai evidenti per usare un termine che piaceva al defunto severino. la patacca del logos è la camuffata imposizione di quel che pensano dei cetacei estinti dell'idealismo anti cristiano, nel loro caso anti cattolico essendo solo italiani. la logorrea è la medesima. consideri il caso: se avesse ragione "bacchin".... l'essente è contradittorio, se avesse ragione "severino" l'essente non esiste in quanto contradittorio e quindinil "logos" cosa disse : "entrambi" ripete seza tregua tale "tarca"

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    2. a non nominare che ambetre sono "attualisti" stile gentile.... un altro anti cristiano, venduto ai preti per il concordato

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    3. Vero, sì, concordo in pieno. Grazie.

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