E quindi: QUALE logos SBAGLIA?
Sì, perché il logos (la ragione) è solitamente ritenuto
l’ESCLUSIVO ‘autore’
dell’indagine filosofica, ed è altresì ritenuto sempre il MEDESIMO logos,
nonostante le differenze teoretico/aletiche che da esso sono scaturite nel
corso della storia del pensiero, tanto da assumere, nelle filosofie idealiste, valore
ASSOLUTO/DIVINO.
<<Non ascoltando me, ma il logos, è saggio
intuire che tutto è Uno>>. (Eraclito,
frammento 50).
Per cercar di rispondere al titolo di questo post, prendo
come riferimento la filosofia di Emanuele Severino e la filosofia di Giovanni
Romano Bacchin, giacché queste sono le due concezioni
con le quali mi imbatto più frequentemente che con altre.
A titolo di esempio, un fondamentale luogo di pluri-decennale
CONTRASTO è rappresentato dalla loro concezione dell’ENTE.
(1)- Per Severino, ogni ente è INCONTRADDITTORIAMENTE identico a sé e
differente dal proprio altro, dove il proprio altro, cioè B, entra sì a
determinare necessariamente A, ma senza che ciò implichi la contraddittorietà di
B in eterna relazione determinante con A, perché:
<<essere con è essere non>>,
ossia: essere con B è essere non B (o: non è essere B) da
parte di A.
Ciò comporterebbe l’INCONTRADDITTORIETÀ di ogni ente, di ogni
determinatezza, quindi (secondo il logos di Severino) la sua ETERNITÀ e la sua INDIVENIENZA.
***
(2)- Per Bacchin, ogni ente è CONTRADDITTORIAMENTE identico a sé, giacché
l’altro da A, cioè B, determina necessariamente ed essenzialmente l’identità di
A (e viceversa); quindi B non si pone come accidentale nei confronti di A bensì
concorre alla sua intrinseca identità, sì che, all’opposto di Severino, A (ogni
ente) sia costituito come unità o identità di sé (A) ed altro da sé (B, non-A; A=non-A):
l’ente è sé e non-sé; è A e non-A; esso è il proprio
contraddirsi/negarsi.
Ciò comporterebbe la CONTRADDITTORIETÀ di ogni ente, di ogni
determinatezza, quindi (secondo il logos di Bacchin) la sua INESSENZA (il suo TOGLIERSI/NEGARSI
o il suo non essersi MAI posto).
Pertanto, i punti (1) e (2) sono reciprocamente CONTRAPPONENTISI
sul piano ontologico.
È chiaro che qualora una delle due (o entrambe le) tesi si
rivelasse filosoficamente insostenibile, verrebbe meno tutta o gran parte
dell’impalcatura filosofica a cui essa inerisce.
E se in entrambe opera sempre l’UNICO e MEDESIMO logos,
allora è lecito riproporre la domanda iniziale:
QUALE logos dei punti
(1) e (2) SBAGLIA?
Giacché dal MEDESIMO logos _ se davvero esso e soltanto
esso fosse deputato alla Verità _ dovremmo aspettarci IDENTICHE (o quanto meno
non reciprocamente contraddicentesi) tesi e conclusioni… Invece così non
accade, per cui è ‘difficile’ tenerle ambedue FERME.
A meno che non si facciano entrare (e si fanno entrare quasi
sempre) in campo giudizi di questo tenore:
<<Tizio non vede che…>>;
<<Caio non ha capito che…>>;
<<Sempronio dovrebbe andare a studiare…>>,
etc…
Quindi, la verità di (1) o di (2) verrebbe decisa dalla
(implicita o meno) OTTUSITÀ/INCAPACITÀ DI VEDERE del proprio
interlocutore, il che NON pare un grande criterio di giudizio
logico-filosofico-razionale…
Lasciando perciò da parte le presunte incapacità di
capire/vedere, rimane in campo soltanto la pretesa dei due filosofi _ la
pretesa del MEDESIMO
logos _ secondo i quali le proprie tesi sarebbero rigorosamente,
se non ESCLUSIVAMENTE
fondate ed argomentate su basi LOGICO-RAZIONALI, benché con esiti OPPOSTI.
Per cui la mia domanda iniziale è la stessa che chiude questo
post:
QUALE logos dei
punti (1) e (2) SBAGLIA?
E qualora uno dei due SBAGLI, sarà sempre il MEDESIMO logos
universale-divinizzato a sbagliare, oppure dovremo molto più semplicemente
concludere che vi siano MOLTI
logoi non-divini ma singoli-personali?
Roberto Fiaschi
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la seconda che ha detto
RispondiEliminaGrazie mille!
Eliminaprego si figuri, le lezioni da trarre sembrano assai evidenti per usare un termine che piaceva al defunto severino. la patacca del logos è la camuffata imposizione di quel che pensano dei cetacei estinti dell'idealismo anti cristiano, nel loro caso anti cattolico essendo solo italiani. la logorrea è la medesima. consideri il caso: se avesse ragione "bacchin".... l'essente è contradittorio, se avesse ragione "severino" l'essente non esiste in quanto contradittorio e quindinil "logos" cosa disse : "entrambi" ripete seza tregua tale "tarca"
Eliminaa non nominare che ambetre sono "attualisti" stile gentile.... un altro anti cristiano, venduto ai preti per il concordato
EliminaVero, sì, concordo in pieno. Grazie.
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