mercoledì 22 marzo 2023

43)- «FACCIO FINTA» CHE MAURO BIGLINO SIA VERO…

Da parte mia, poche parole su Mauro Biglino, che ritengo esser un 'ottimo' catalizzatore d’odio nei confronti del Cristianesimo e della Chiesa.

Nei prossimi post dedicati a lui, lascerò parlare (riportando i testi di) persone più competenti di me, come ad esempio il Dott. Giuseppe M. Cùscito.

Biglino pare abbia escogitato un metodo grandioso al fine di spremere la verità dai testi biblici, a suo dire occultata da tempo immemore dalla Chiesa:

<<[…] Io ho ripetutamente detto e continuo a dire che “non so chi siano gli Elohim perché la Bibbia non lo dice” ma quando mi si pone la domanda precisa io non mi sottraggo e dico sempre che “faccio finta” che gli antichi abbiano detto il vero e i popoli di tutti i continenti della Terra definiscono “quelli là” come “figli delle stelle”, per cui io applico il mio metodo e “faccio finta” che sia vero>>. (Facciamo finta che la bibbia..., su maurobiglino.it, 22 dicembre 2012).

Ora, che ilfare fintaassurga a dignità di <<metodo>> scientifico, significa voler rendere le cose a propria immagine e somiglianza, è il caso di dire.

Col pretesto del suo <<faccio finta” che sia vero>> cioè di una verità LETTERALE, egli può concedersi di ignorare bellamente i numerosi generi letterari da cui è composta la Bibbia.

<<Nell'Antico Testamento si può trovare poesia popolare (canti del lavoro, dell'amore, del custode o della vittoria, satire, enigmi...), prosa ufficiale (patti, simboli della fede, leggi, istruzioni, esortazioni, cataloghi, lettere...), narrazioni (miti, saghe, racconti eziologici, fiabe, memorie, informazioni, autobiografie...), letteratura profetica (oracoli, visioni, sogni, apocalissi...), generi sapienziali (proverbi, sentenze...), ecc. Quanto al Nuovo Testamento, nei Vangeli sinottici troviamo detti profetici e sapienziali, paradigmi, parabole, dispute, sentenze, racconti di miracoli, storie della passione, ecc.; nelle lettere si incontrano inni, confessioni di fede, cataloghi di vizi e virtù, precetti per la famiglia, formule di fede, dossologie, ecc.; negli Atti abbiamo discorsi, sommari, preghiere, lettere, racconti di missione, racconti di viaggi, ecc. Avere coscienza della peculiarità dei generi è molto importante per il nostro accostarci alla Bibbia, proprio perché siamo tentati di livellare i suoi diversi modi di esprimersi. Questo vale soprattutto per le narrazioni, che si tende sempre a leggere come fossero cronache dei fatti, senza sapere poi come affrontare gli inevitabili problemi di storicità di testi che non sono resoconti storici o lo sono in modo assai diverso dal nostro scrivere storia>>. (https://www.monasterovirtuale.it/i-generi-letterari-della-bibbia.html).

Biglino ammette di non sapere <<chi siano gli Elohim>>, ed in un suo video ha altresì dichiarato di non saper neppure cosa o chi sia Dio, pretendendo, però, con impeccabile rigore e consequenzialità tipica del coerente studioso, che gli Elohim non siano (o non sia) il <<Dio spirituale>>.

Per lui, <<L’esistenza di “quelli là” è inoltre sicuramente più credibile e statisticamente più probabile che non quella di quel Dio che i teologi hanno inventato partendo da Elohim>>. - (Idem).

Ma, nuovamente:

essendo egli all’oscuro su chi sia Elohim e su chi sia Dio, come può, allora, SAPERE con tanta disinvolta sicumera che Dio sia stato <<inventato partendo da Elohim>>?

Giacché è chiaro:

per poter sensatamente ESCLUDERE qualsiasi identificazione tra Elohim e Dio, è palese come Biglino debba già aver contezza su chi/cosa sia Elohim e su chi/cosa sia Dio, altrimenti non potrebbe affatto escluderne la reciproca coincidenza.

Ma capisco che a forza di “fare finta”, Biglino abbia fatto finta di esporre una tesi sensata…

Nel passaggio di cui sopra, il Nostro esperto del “fare finta” si rivela, oltre che abile esegeta biblico, anche sagace filosofo.

Infatti egli ritiene <<più credibile e statisticamente più probabile>> l’esistenza di “quelli là” rispetto a <<quella di quel Dio inventato>>…

Insomma, Biglino dice di non sapere chi/cosa Dio sia, ed al contempo sa così tanto bene chi/cosa sia da poterLo sottoporre a statistica!

Infine, con malcelata finta umiltà annuncia:

<<Se si scoprirà che “quelli là” erano E.T. io dirò “bene”. Se si scoprirà che “quelli là” non erano E.T. io dirò “bene”. L’importante è capire l’inganno colossale che si cela dietro l’affermazione “Elohim uguale Dio spirituale”>>. - (Idem).

Purtroppo, anche in questo passaggio, Biglino esibisce nuovamente l’inconsequenzialità dei propri discorsi, perché se egli ritiene di aver già capito <<l’inganno colossale che si cela dietro l’affermazione “Elohim uguale Dio spirituale>>, allora egli sottintende che sia già stato scoperto (da lui) che <<“quelli là”>> sono <<E.T.>>, o quanto meno che (gli) Elohim non sia(no) il <<Dio spirituale”>>.

Quindi, non: <<Se si scoprirà che “quelli là” erano E.T. […]>>,

bensì, fuor di ogni ipocrisia:

io (Biglino) ho già scoperto che “quelli là” sono E.T., o comunque non sono il <<Dio spirituale”>>!

D’altronde, è noto come <<Per Biglino gli Elohim o “quelli li”, come a volte ama chiamarli, tutto erano fuorché “esseri umani”, più volte ha spiegato nei suoi libri e conferenze che gli uomini sono un esperimento genetico contenete solo un “pezzo” (Tselem) degli Elohim, ergo non sono esseri umani, sarebbe come se l’uomo utilizzasse il genoma dei gorilla immettendoci un pezzo del proprio DNA, quello che ipoteticamente ne uscirebbe non sarebbe certo un uomo>>. (https://guardopensoedico.wordpress.com/2019/07/02/sanchuniathon-la-verita-nascosta-da-mauro-biglino/: 18 Repliche).

Roberto Fiaschi

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