mercoledì 30 ottobre 2024

126)- CONTRADDITTORIETÀ DELL’ENTE: È SÉ-E-NON-È-SÉ


Ha scritto il filosofo Emanuele Severino:

<<Il nichilismo è il pensiero che, sin dall'inizio della storia dell'Occidente, isola le cose - le molteplici determinazioni del mondo - le une dalle altre, e cosi le isola perché le isola dal loro essere: isola, in 'ciò che è', nell'essente, il 'ciò che' dal suo 'è'. L'isolamento delle cose dal loro essere incomincia con Parmenide (col Parmenide quale è interpretato nella tradizione platonico-aristotelico-hegeliana): appunto sul fondamento di tale isolamento egli perviene all'affermazione della nullità del molteplice. Il mondo intero e l'intera storia dell'uomo sono cioè, per lui, soltanto 'dóxa', opinione, illusione, «nomi», cioè sono, in quanto tali, non-essere, 'nulla'>>. (Severino: "Intorno al senso del nulla", Adelphi, pp. 108).

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Ma sarà davvero necessario SEPARARE-ISOLARE _ come ritiene Severino _ <<in ‘ciò che è’, nell'essente, il ‘ciò che’ dal suo ‘è>>, per giungere alla contraddittorietà (la nullità) della determinazione ossia del <<ciò che>>?

E se invece bastasse la sola DISTINZIONE tra <<il ‘ciò che’ dal suo ‘è>>, per sancire l’intrinseca contraddittorietà non solo dell’essente tra sé, in quanto ciò che, e sé in quanto è, ma anche dell’essere ( = l’ è)?

Secondo Severino, OGNI essente ( = l’essente in quanto tale) è INTERAMENTE essere, è ovvio, altrimenti, qualora una parte di esso non fosse essere, sarebbe inevitabilmente NON-essere il quale è L’UNICO differente dall’essere, evenienza recisamente esclusa dal filosofo bresciano.

Quindi, OGNI essente è una sintesi (eterna, secondo Severino) tra due DISTINTI, che sono appunto la determinazione ( = ilciò cheo anche quiddità) ed il suoè( = l’essere che tutto informa di sé).

Ora, pur tenendo ferma tale sintesi, ciò NON TOGLIE la suddetta DISTINZIONE tra ilciò che ed il suoè, come anche lo stesso Severino mostra di tenere ben ferma ai fini della diagnosi del nichilismo.

È allora del tutto evidente che il ciò che, significando qualcosa di DISTINTO dal suo è, NON COINCIDE totalmente con quest’ultimo, altrimenti in tale coincidenza verrebbe meno la distinzione poiché, tra perfettamente identici, non sarebbe dato scorgere alcuna differenza: essa non apparirebbe tout court.

Tale DISTINZIONE comporta che l’ è sia l’ èdi ciò che NON significa l’ è, ossia del ciò che, della determinazione, e quindi tale DISTINZIONE comporta il DISTINGUERSI in seno allo stesso è, cioè tra sé in quanto èed in quanto DISTINTO da sé come ciò che.

Severino ammette che <<L'identità è dunque certamente identità di una differenza>> (“La struttura originaria”, Adelphi, pag. 189).

(1)- Se così, allora l’ente è UNO ( = identità), poiché è interamente essere, ed al contempo e sotto il medesimo punto di vista è DUE ( = differenza), poiché è DISTINTO in sé tra l’ è ed il suo ciò che.

In nome del principio di non-contraddizione, l’UNO ESCLUDE di essere DUE, e viceversa.

(2)- Per cui, stante la suddetta differenza, ogni ente è UNO, ed al contempo è NON-UNO;

(3)- ogni ente è identico a sé ( = è UNO) ed al contempo NON è identico a sé ( = è NON-UNO, cioè differente da sé);

(4)- ogni ente, in quanto è NON-UNO ( = poiché è sintesi distinguentesi tra ciò cheed il suoè), ESCLUDE di esser UNO, cioè è sé ESCLUDENDO di esser sé.

Tuttavia, Severino precisa che <<affermare che l'essere è essere significa appunto TOGLIERE OGNI DISTINZIONE o DIFFERENZA tra l'essere e sé medesimo>> (ibidem, maiuscoli miei: RF).

Ciò vuol dire TOGLIERE OGNI DISTINZIONE (nell’ente) tra il ciò cheed il suoè.

(5)- Se così, allora ogni ente, in quanto è UNO ( = poiché è interamente è), ESCLUDE di essere NON-UNO ( = esclude di essere distinguentesi in ciò cheed il suoè), cioè è sé ESCLUDENDO di esser sé in quanto distinguentesi;

(6)- ogni ente, in quanto è UNO e perciò ESCLUDENTE di esser sintesi distinguentesi tra ciò cheed il suoè, non si distingue dal proprio altro, appunto perché in esso è TOLTA <<OGNI DISTINZIONE o DIFFERENZA tra l'essere e sé medesimo>>, cioè tra il ciò cheed il suoè.

 

Roberto Fiaschi

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