Dal
gruppo Facebook: I Nemici del Destino, traggo quest’altro post
di Enrico Gamberini, intitolato:
<<LA COSCIENZA ASSOLUTA (IL "MOSTRO" DALLE
MILLE TESTE)>>,
che riporto pari pari come l’ho copia-incollato.
Esso può esser considerato la prosecuzione del post n° 127.
Prima,
però, riporto quest’altro brano di Enrico Gamberini, nel quale mi fa notare che
<<l'io assoluto e il divenire degli eterni sono collegati,se
si parlasse solo del divenire degli eterni non si capirebbe niente,e si
giungerebbe alle tue conclusioni nichilistiche.perche poi la visione dell'io in
voga è l'io individuale e locale.tu dai per scontato che l'io sia
questo,ma nessuno l'ha mai dimostrato,mentre io ho dimostrato
che l'io è assoluto e non locale.quindi se ti interessa dovresti leggere le mie dimostrazioni,e
teoricamente dovrebbe interessarti>>.
Perfetto, andiamo dunque a saggiare la consistenza delle
sue dimostrazioni.
Ha scritto:
<<ognuno di noi è coscienza,e la coscienza è il
tutto,l'io, e noi siamo questo(ho un post nella mia pagina che dimostra
questo,si intitola -la coscienza che è il tutto,per chi fosse curioso).qui
posso solo dire che l'io,in quanto tale,deve contenere il divenire
dell'essere,la realta(,non l'astratto divenire isolato dall'essere)perche
altrimenti sarebbe un io statico,un morto,non un io.l'alter ego(l'unica
alternativa)all'io visto come realta,è l'io visto come coscienza pura e
inoggettivabile.questo tipo di io è sbagliato in partenza,per due motivi. 1,perche
un tale io non contiene il divenire dell'essere,quindi è statico, un morto,non
un io. 2,questo io presuppone che si possa conoscere qualcosa di esterno alla
coscienza.è un io caro al realismo,che vede l'io puro e inoggettivabile e il
resto del mondo esterno che vi si contrappone.questo post vuole dare ragione al
fatto che tutto è eterno,che io ritengo una verita incontrovertibile.io adesso,in questo istante
sono la coscienza assoluta che vede e si rapporta a se stessa attraverso un
corpo chiamato enrico gamberini, assume un punto di vista che è interno a quel
corpo,e passa da un istante all'altro,sperimenta il tempo.se l'io fosse calato in un
istante solo alla volta,non vivrebbe,perche l'istante non è divenire,mentre la
vita è divenire,ma l'io calato nel singolo istante è calato inconsciamente in
tutti gli altri istanti,quindi non è calato nel singolo istante e basta.esiste
un solo io,la coscienza assoluta,ed è calato eternamente in tutti i
corpi(minerali vegetali animali esseri umani),ed è eternamente calato in tutti
gli istanti del tutto e di ogni tempo,e oltrepassa eternamente ogni
istante,cosicche la conseguenza è che lo conserva,la coscienza assoluta
oltrepassa e conserva.in questa situazione non esiste nessuno scomparire di
eterni,nessuna contraddizione c.la mia infanzia,tutti gli
eventi passatifuturi il mio io li sta sperimentando in questo istante,e in eterno.io e te in quel che facciamo
adesso stiamo prendendo parte all'oltrepassamento eterno.per visualizzare
meglio,è come un grande cerchio dove i punti, situati sulla circonferenza, sono
gli istanti,gli eventi,e non sono infiniti,(quindi a dire il vero non si
tratterrebbe di un cerchio).la coscienza assoluta è in tutti gli
istanti.prendiamo in esame un tratto della circonferenza formato dagli istanti
x1,x2,x3,x4,x5,x6,x7.l'io che è nell'istante x5 passa nell'istante x6,e
l'io(sempre lo stesso io) che è negli altri istanti scala di un istante(per
esempio l'io nell'istante x1 passa nell'istante x2),poi l'io che è passato
nell'istante x6, passa nell'istante x7,e l'io(sempre lo stesso) che è negli
altri istanti scala di nuovo di un istante,e cosi da sempre per sempre.ecco in
che senso la coscienza assoluta otrepassa eternamente ogni istante della
realta.da ogni istante in cui è, la coscienza assoluta oltrepassa nell'istante
successivo,e poi nell'altro ancora e cosi via.è la nostra esperienza
quotidiana,si sperimenta il tempo,un istante dopo l'altro.la coscienza
assoluta sperimenta tutti gli istanti simultaneamente,perche è calata in tutti
gli istanti simultaneamente,li sperimenta separatamente gli uni dagli altri(non
insieme,è importante capirlo altrimenti non si comprende niente),perche gli
istanti sono separati(ma non isolati)gli uni dagli altri,e li sperimenta anche
in successione,perche la coscienza assoluta "calata nel singolo
istante" sperimenta il tempo(è la nostra esperienza
quotidiana).l'inconscio della coscienza assoluta calata in un istante è la
coscienza assoluta calata in tutti gli altri istanti,nel senso che io,calato
nel mio istante,non mi accorgo consciamente di essere calato negli altri
istanti,me ne accorgo solo inconsciamente.ognuno di noi fa parte dell'inconscio
di tutti gli altri,perche l'io è uno solo,la coscienza assoluta,lo spirito
assoluto,coscienza universale,coscienza cosmica,il tutto.la coscienza è morale e
immorale,odia e ama,è egoista e altruista,ha paura ed è impavida,è stupida e
intelligente,profonda e superficiale...........è la coscienza assoluta>>.
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Enrico Gamberini esordisce scrivendo che
<<ognuno di noi è coscienza,e la coscienza è il
tutto,l'io, e noi siamo questo(ho un post nella mia pagina che dimostra questo,si
intitola -LA COSCIENZA CHE È IL TUTTO, [vedasi post n° 127, nota mia: RF] per
chi fosse curioso)>>.
Purtroppo, come già detto nel precedente post, non avendo
personalmente reperito in esso alcuna dimostrazione (ma soltanto ESPOSIZIONI
teoretiche blandamente argomentate) da parte di Enrico Gamberini, dovrò proseguire la lettura FINGENDO
che egli abbia effettivamente dimostrato ciò che dice, ben sapendo, però, che così NON
è.
Procediamo.
Scrive:
<<qui posso solo dire che l'io,in quanto tale,deve contenere il
divenire dell'essere,la realta(,non l'astratto divenire isolato
dall'essere)perche altrimenti sarebbe un io statico,un morto,non un io.l'alter
ego(l'unica alternativa)all'io visto come realta,è l'io visto come coscienza
pura e inoggettivabile.questo tipo di io è sbagliato in partenza,per due
motivi. 1,perche un tale io non contiene il divenire dell'essere,quindi è
statico, un morto,non un io. 2,questo io presuppone che si possa conoscere
qualcosa di esterno alla coscienza.è un io caro al realismo,che vede l'io puro
e inoggettivabile e il resto del mondo esterno che vi si contrappone>>.
Questo brano si trova pressoché identico nel post n° 127, a cui rimando per la
critica.
E continua:
<<questo post vuole dare ragione al fatto che tutto
è eterno,che io
ritengo una verita incontrovertibile>>.
Ma <<io>> CHI?
Io in quanto coscienza
individuale, oppure io
in quanto spirito o coscienza o io assoluto?
Dev’esser senz’altro l’io individuale, l’io in quanto Enrico Gamberini, giacché è proprio lui in persona che
ritiene <<una verita incontrovertibile>> l’eternità degli
enti.
Vediamo, però, se la mia interpretazione è corretta:
<<io
adesso,in questo istante sono la coscienza assoluta che vede e si rapporta a
se stessa attraverso un corpo chiamato enrico gamberini, assume un punto di
vista che è interno a quel corpo,e passa da un istante all'altro,sperimenta il tempo>>.
Mi sbagliavo; quell’io individuale che ritiene <<una verita incontrovertibile>>
l’eternità degli enti, è la stessa coscienza assoluta che vede se stessa
in quanto Enrico Gamberini.
Andiamo avanti.
<<se l'io fosse calato in un istante solo alla volta,non
vivrebbe,perche l'istante non è divenire,mentre la vita è divenire,ma l'io
calato nel singolo istante è calato inconsciamente in tutti gli altri istanti,quindi
non è calato nel singolo istante e basta>>.
Ma a cosa serve ritener che l’io sia <<calato inconsciamente
in tutti gli altri istanti>> onde così aver contezza del divenire e
quindi di vivere, se tale io
vi è <<calato inconsciamente
in tutti gli altri istanti>> e perciò NON può averne coscienza alcuna?
Prosegue Enrico Gamberini:
<<esiste un solo io,la coscienza assoluta,ed è calato eternamente
in tutti i corpi(minerali vegetali animali esseri umani),ed è eternamente
calato in tutti gli istanti del tutto e di ogni tempo,e oltrepassa eternamente
ogni istante,cosicche la conseguenza è che lo conserva,la coscienza assoluta
oltrepassa e conserva.in questa situazione non esiste nessuno scomparire di
eterni,nessuna contraddizione c. la mia infanzia,tutti gli eventi passatifuturi
il mio io li sta
sperimentando in questo istante,e in eterno.io e te in quel che facciamo
adesso stiamo prendendo parte all'oltrepassamento eterno.per visualizzare
meglio,è come un grande cerchio dove i punti, situati sulla circonferenza, sono
gli istanti,gli eventi,e non sono infiniti,(quindi a dire il vero non si
tratterrebbe di un cerchio).la coscienza assoluta è in tutti gli
istanti.prendiamo in esame un tratto della circonferenza formato dagli istanti
x1,x2,x3,x4,x5,x6,x7.l'io che è nell'istante x5 passa nell'istante x6,e
l'io(sempre lo stesso io) che è negli altri istanti scala di un istante(per
esempio l'io nell'istante x1 passa nell'istante x2),poi l'io che è passato
nell'istante x6, passa nell'istante x7,e l'io(sempre lo stesso) che è negli
altri istanti scala di nuovo di un istante,e cosi da sempre per sempre.ecco in
che senso la coscienza assoluta otrepassa eternamente ogni istante della
realta.da ogni istante in cui è, la coscienza assoluta oltrepassa nell'istante
successivo,e poi nell'altro ancora e cosi via.è la nostra esperienza
quotidiana,si sperimenta il tempo,un istante dopo l'altro.la coscienza
assoluta sperimenta tutti gli istanti simultaneamente,perche è calata in tutti
gli istanti simultaneamente,li sperimenta separatamente gli uni dagli altri(non
insieme,è importante capirlo altrimenti non si comprende niente),perche gli
istanti sono separati(ma non isolati)gli uni dagli altri,e li sperimenta anche
in successione,perche la coscienza assoluta "calata nel singolo
istante" sperimenta il tempo(è la nostra esperienza
quotidiana).l'inconscio della coscienza assoluta calata in un istante è la
coscienza assoluta calata in tutti gli altri istanti,nel senso che io,calato
nel mio istante,non mi accorgo consciamente di essere calato negli altri
istanti,me ne accorgo solo inconsciamente>>.
Pausa.
Sin qui, NEPPURE un accenno di DIMOSTRAZIONE, ma
soltanto l’ESPOSIZIONE o la RIPETIZIONE della concezione sostenuta da Enrico Gamberini.
Vediamo se, proseguendo nella lettura, finalmente ci imbatteremo
in essa.
Tuttavia,
vorrei far notare l’ultima frase del brano riportato, ove scrive:
<<l'inconscio della coscienza assoluta calata in un
istante è la coscienza assoluta calata in tutti gli altri istanti,nel senso che
io,calato nel mio istante,non
mi accorgo consciamente
di essere calato negli altri istanti,me ne accorgo solo inconsciamente>>.
Orbene, come è possibile accorgersi o esser CONSCI
<<solo inconsciamente>>?
Esser consci <<solo inconsciamente>>, vuol dire NON essere consci simpliciter.
Quindi, se <<nel mio istante,non mi accorgo consciamente di essere calato negli altri
istanti>>, NON me ne accorgerò _ non ne sarò cosciente _ NEPPURE inconsciamente, per cui,
di quegli <<altri istanti>> NON ne posso sapere né MAI ne saprò
nulla…
Riprendiamo
la lettura.
<<ognuno di noi fa parte dell'inconscio di tutti gli
altri,perche l'io è uno solo,la coscienza assoluta,lo spirito
assoluto,coscienza universale,coscienza cosmica,il tutto.la coscienza è morale e
immorale,odia e ama,è egoista e altruista,ha paura ed è impavida,è stupida e
intelligente,profonda e superficiale...........è la coscienza assoluta>>.
Anche qui, NEPPURE uno straccio di DIMOSTRAZIONE, ma unicamente
l’ESPOSIZIONE di una tesi ben
lungi dall’equivalere
ad una DIMOSTRAZIONE.
Che
dire, allora?
Che
dire a Enrico Gamberini, laddove ha preteso di aver DIMOSTRATO che
<<la coscienza è il tutto,l'io, e noi siamo
questo(ho un post nella mia pagina che dimostra questo>>?
Che dire di chi CONFONDE un’ESPOSIZIONE come se fosse una DIMOSTRAZIONE?
Roberto Fiaschi
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