sabato 9 novembre 2024

128)- COMMENTO A ENRICO GAMBERINI: «LA COSCIENZA ASSOLUTA»


Dal gruppo Facebook: I Nemici del Destino, traggo quest’altro post di Enrico Gamberini, intitolato:

<<LA COSCIENZA ASSOLUTA (IL "MOSTRO" DALLE MILLE TESTE)>>,

che riporto pari pari come l’ho copia-incollato.

Esso può esser considerato la prosecuzione del post n° 127.

Prima, però, riporto quest’altro brano di Enrico Gamberini, nel quale mi fa notare che

<<l'io assoluto e il divenire degli eterni sono collegati,se si parlasse solo del divenire degli eterni non si capirebbe niente,e si giungerebbe alle tue conclusioni nichilistiche.perche poi la visione dell'io in voga è l'io individuale e locale.tu dai per scontato che l'io sia questo,ma nessuno l'ha mai dimostrato,mentre io ho dimostrato che l'io è assoluto e non locale.quindi se ti interessa dovresti leggere le mie dimostrazioni,e teoricamente dovrebbe interessarti>>.

Perfetto, andiamo dunque a saggiare la consistenza delle sue dimostrazioni.

Ha scritto:

<<ognuno di noi è coscienza,e la coscienza è il tutto,l'io, e noi siamo questo(ho un post nella mia pagina che dimostra questo,si intitola -la coscienza che è il tutto,per chi fosse curioso).qui posso solo dire che l'io,in quanto tale,deve contenere il divenire dell'essere,la realta(,non l'astratto divenire isolato dall'essere)perche altrimenti sarebbe un io statico,un morto,non un io.l'alter ego(l'unica alternativa)all'io visto come realta,è l'io visto come coscienza pura e inoggettivabile.questo tipo di io è sbagliato in partenza,per due motivi. 1,perche un tale io non contiene il divenire dell'essere,quindi è statico, un morto,non un io. 2,questo io presuppone che si possa conoscere qualcosa di esterno alla coscienza.è un io caro al realismo,che vede l'io puro e inoggettivabile e il resto del mondo esterno che vi si contrappone.questo post vuole dare ragione al fatto che tutto è eterno,che io ritengo una verita incontrovertibile.io adesso,in questo istante sono la coscienza assoluta che vede e si rapporta a se stessa attraverso un corpo chiamato enrico gamberini, assume un punto di vista che è interno a quel corpo,e passa da un istante all'altro,sperimenta il tempo.se l'io fosse calato in un istante solo alla volta,non vivrebbe,perche l'istante non è divenire,mentre la vita è divenire,ma l'io calato nel singolo istante è calato inconsciamente in tutti gli altri istanti,quindi non è calato nel singolo istante e basta.esiste un solo io,la coscienza assoluta,ed è calato eternamente in tutti i corpi(minerali vegetali animali esseri umani),ed è eternamente calato in tutti gli istanti del tutto e di ogni tempo,e oltrepassa eternamente ogni istante,cosicche la conseguenza è che lo conserva,la coscienza assoluta oltrepassa e conserva.in questa situazione non esiste nessuno scomparire di eterni,nessuna contraddizione c.la mia infanzia,tutti gli eventi passatifuturi il mio io li sta sperimentando in questo istante,e in eterno.io e te in quel che facciamo adesso stiamo prendendo parte all'oltrepassamento eterno.per visualizzare meglio,è come un grande cerchio dove i punti, situati sulla circonferenza, sono gli istanti,gli eventi,e non sono infiniti,(quindi a dire il vero non si tratterrebbe di un cerchio).la coscienza assoluta è in tutti gli istanti.prendiamo in esame un tratto della circonferenza formato dagli istanti x1,x2,x3,x4,x5,x6,x7.l'io che è nell'istante x5 passa nell'istante x6,e l'io(sempre lo stesso io) che è negli altri istanti scala di un istante(per esempio l'io nell'istante x1 passa nell'istante x2),poi l'io che è passato nell'istante x6, passa nell'istante x7,e l'io(sempre lo stesso) che è negli altri istanti scala di nuovo di un istante,e cosi da sempre per sempre.ecco in che senso la coscienza assoluta otrepassa eternamente ogni istante della realta.da ogni istante in cui è, la coscienza assoluta oltrepassa nell'istante successivo,e poi nell'altro ancora e cosi via.è la nostra esperienza quotidiana,si sperimenta il tempo,un istante dopo l'altro.la coscienza assoluta sperimenta tutti gli istanti simultaneamente,perche è calata in tutti gli istanti simultaneamente,li sperimenta separatamente gli uni dagli altri(non insieme,è importante capirlo altrimenti non si comprende niente),perche gli istanti sono separati(ma non isolati)gli uni dagli altri,e li sperimenta anche in successione,perche la coscienza assoluta "calata nel singolo istante" sperimenta il tempo(è la nostra esperienza quotidiana).l'inconscio della coscienza assoluta calata in un istante è la coscienza assoluta calata in tutti gli altri istanti,nel senso che io,calato nel mio istante,non mi accorgo consciamente di essere calato negli altri istanti,me ne accorgo solo inconsciamente.ognuno di noi fa parte dell'inconscio di tutti gli altri,perche l'io è uno solo,la coscienza assoluta,lo spirito assoluto,coscienza universale,coscienza cosmica,il tutto.la coscienza è morale e immorale,odia e ama,è egoista e altruista,ha paura ed è impavida,è stupida e intelligente,profonda e superficiale...........è la coscienza assoluta>>.

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Enrico Gamberini esordisce scrivendo che

<<ognuno di noi è coscienza,e la coscienza è il tutto,l'io, e noi siamo questo(ho un post nella mia pagina che dimostra questo,si intitola -LA COSCIENZA CHE È IL TUTTO, [vedasi post n° 127, nota mia: RF] per chi fosse curioso)>>.

Purtroppo, come già detto nel precedente post, non avendo personalmente reperito in esso alcuna dimostrazione (ma soltanto ESPOSIZIONI teoretiche blandamente argomentate) da parte di Enrico Gamberini, dovrò proseguire la lettura FINGENDO che egli abbia effettivamente dimostrato ciò che dice, ben sapendo, però, che così NON è.

Procediamo.

Scrive:

<<qui posso solo dire che l'io,in quanto tale,deve contenere il divenire dell'essere,la realta(,non l'astratto divenire isolato dall'essere)perche altrimenti sarebbe un io statico,un morto,non un io.l'alter ego(l'unica alternativa)all'io visto come realta,è l'io visto come coscienza pura e inoggettivabile.questo tipo di io è sbagliato in partenza,per due motivi. 1,perche un tale io non contiene il divenire dell'essere,quindi è statico, un morto,non un io. 2,questo io presuppone che si possa conoscere qualcosa di esterno alla coscienza.è un io caro al realismo,che vede l'io puro e inoggettivabile e il resto del mondo esterno che vi si contrappone>>.

Questo brano si trova pressoché identico nel post n° 127, a cui rimando per la critica.

E continua:

<<questo post vuole dare ragione al fatto che tutto è eterno,che io ritengo una verita incontrovertibile>>.

Ma <<io>> CHI?

Io in quanto coscienza individuale, oppure io in quanto spirito o coscienza o io assoluto?

Dev’esser senz’altro l’io individuale, l’io in quanto Enrico Gamberini, giacché è proprio lui in persona che ritiene <<una verita incontrovertibile>> l’eternità degli enti.

Vediamo, però, se la mia interpretazione è corretta:

<<io adesso,in questo istante sono la coscienza assoluta che vede e si rapporta a se stessa attraverso un corpo chiamato enrico gamberini, assume un punto di vista che è interno a quel corpo,e passa da un istante all'altro,sperimenta il tempo>>.

Mi sbagliavo; quell’io individuale che ritiene <<una verita incontrovertibile>> l’eternità degli enti, è la stessa coscienza assoluta che vede se stessa in quanto Enrico Gamberini.

Andiamo avanti.

<<se l'io fosse calato in un istante solo alla volta,non vivrebbe,perche l'istante non è divenire,mentre la vita è divenire,ma l'io calato nel singolo istante è calato inconsciamente in tutti gli altri istanti,quindi non è calato nel singolo istante e basta>>.

Ma a cosa serve ritener che l’io sia <<calato inconsciamente in tutti gli altri istanti>> onde così aver contezza del divenire e quindi di vivere, se tale io vi è <<calato inconsciamente in tutti gli altri istanti>> e perciò NON può averne coscienza alcuna?

Prosegue Enrico Gamberini:

<<esiste un solo io,la coscienza assoluta,ed è calato eternamente in tutti i corpi(minerali vegetali animali esseri umani),ed è eternamente calato in tutti gli istanti del tutto e di ogni tempo,e oltrepassa eternamente ogni istante,cosicche la conseguenza è che lo conserva,la coscienza assoluta oltrepassa e conserva.in questa situazione non esiste nessuno scomparire di eterni,nessuna contraddizione c. la mia infanzia,tutti gli eventi passatifuturi il mio io li sta sperimentando in questo istante,e in eterno.io e te in quel che facciamo adesso stiamo prendendo parte all'oltrepassamento eterno.per visualizzare meglio,è come un grande cerchio dove i punti, situati sulla circonferenza, sono gli istanti,gli eventi,e non sono infiniti,(quindi a dire il vero non si tratterrebbe di un cerchio).la coscienza assoluta è in tutti gli istanti.prendiamo in esame un tratto della circonferenza formato dagli istanti x1,x2,x3,x4,x5,x6,x7.l'io che è nell'istante x5 passa nell'istante x6,e l'io(sempre lo stesso io) che è negli altri istanti scala di un istante(per esempio l'io nell'istante x1 passa nell'istante x2),poi l'io che è passato nell'istante x6, passa nell'istante x7,e l'io(sempre lo stesso) che è negli altri istanti scala di nuovo di un istante,e cosi da sempre per sempre.ecco in che senso la coscienza assoluta otrepassa eternamente ogni istante della realta.da ogni istante in cui è, la coscienza assoluta oltrepassa nell'istante successivo,e poi nell'altro ancora e cosi via.è la nostra esperienza quotidiana,si sperimenta il tempo,un istante dopo l'altro.la coscienza assoluta sperimenta tutti gli istanti simultaneamente,perche è calata in tutti gli istanti simultaneamente,li sperimenta separatamente gli uni dagli altri(non insieme,è importante capirlo altrimenti non si comprende niente),perche gli istanti sono separati(ma non isolati)gli uni dagli altri,e li sperimenta anche in successione,perche la coscienza assoluta "calata nel singolo istante" sperimenta il tempo(è la nostra esperienza quotidiana).l'inconscio della coscienza assoluta calata in un istante è la coscienza assoluta calata in tutti gli altri istanti,nel senso che io,calato nel mio istante,non mi accorgo consciamente di essere calato negli altri istanti,me ne accorgo solo inconsciamente>>.

Pausa.

Sin qui, NEPPURE un accenno di DIMOSTRAZIONE, ma soltanto l’ESPOSIZIONE o la RIPETIZIONE della concezione sostenuta da Enrico Gamberini.

Vediamo se, proseguendo nella lettura, finalmente ci imbatteremo in essa.

Tuttavia, vorrei far notare l’ultima frase del brano riportato, ove scrive:

<<l'inconscio della coscienza assoluta calata in un istante è la coscienza assoluta calata in tutti gli altri istanti,nel senso che io,calato nel mio istante,non mi accorgo consciamente di essere calato negli altri istanti,me ne accorgo solo inconsciamente>>.

Orbene, come è possibile accorgersi o esser CONSCI <<solo inconsciamente>>?

Esser consci <<solo inconsciamente>>, vuol dire NON essere consci simpliciter.

Quindi, se <<nel mio istante,non mi accorgo consciamente di essere calato negli altri istanti>>, NON me ne accorgerò _ non ne sarò cosciente _ NEPPURE inconsciamente, per cui, di quegli <<altri istanti>> NON ne posso sapere né MAI ne saprò nulla…

Riprendiamo la lettura.

<<ognuno di noi fa parte dell'inconscio di tutti gli altri,perche l'io è uno solo,la coscienza assoluta,lo spirito assoluto,coscienza universale,coscienza cosmica,il tutto.la coscienza è morale e immorale,odia e ama,è egoista e altruista,ha paura ed è impavida,è stupida e intelligente,profonda e superficiale...........è la coscienza assoluta>>.

Anche qui, NEPPURE uno straccio di DIMOSTRAZIONE, ma unicamente l’ESPOSIZIONE di una tesi ben lungi dall’equivalere ad una DIMOSTRAZIONE.

Che dire, allora?

Che dire a Enrico Gamberini, laddove ha preteso di aver DIMOSTRATO che

<<la coscienza è il tutto,l'io, e noi siamo questo(ho un post nella mia pagina che dimostra questo>>?

Che dire di chi CONFONDE un’ESPOSIZIONE come se fosse una DIMOSTRAZIONE?

 

Roberto Fiaschi

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