lunedì 27 gennaio 2025

148)- «DIMOSTRARE L’ESISTENZA DEGLI ALTRI IO»?

Scrive Alessandro Tuzzato nel Gruppo https://www.facebook.com/groups/filosofiaedestino:

<<come fonda[re] l'esistenza di altri io? Rimane una opinione se non lo [si] dimostra. Un esserci con gli "altri" okay, ma come fa[i] a dire che essi esistono e non sono una immagine solo apparente, onirica, dell'unico uomo? Severino, dal 2001 al 2011 ha scritto 3 libri teoretici in cui per la prima volta nella storia della filosofia si dimostra l'esistenza di altre coscienze. In particolare nell'essere cio' che interpretiamo come "altri corpi umani". Il problema del solipsismo e' infatti dovuto anche al non esperire l'altrui pensiero. La mia domanda rimane, oltre a Severino, chi ha dimostrato incontrovertibilmente ( ovvero cio' che la negazione va in autonegazione) l'esistenza di altre coscienze? Non basta dire che si vedono altri homo sapiens, poiche' siamo noi ad interpretare quegli esseri dotati per similitudine a noi, di pensiero. Ma filosoficamente o questo e' stato presupposto (come dare per scontato l'esistenza di Dio) o si e' alzata bandiera bianca. Anche nei sogni si e' convinti di parlare con altri "io", giusto per fare un esempio di convinzione che non coincide con assolutamente certo. Non so se ni sono spiegato adeguatamente. Se ci pensi bene in Hegel pone la differenza, il riconoscimento dell'altro, la dialettica ecc, come dando per scontato che l'altro appaia im quanto altro e non come immagine riflessa di una propria allucinazione. Alla Matrix o al cervello nella vasca. Voglio dire che l'altro ci appare anche in sogno. Ma altro non e'... Come dimostrare che nella veglia vi siano altri io....rimaniamo sempre bloccati in un realismo ingenuo>>. (Parentesi quadre mie: RF).

------

Chiunque ponga tale domanda:

<<come fai a dire che essi [gli altri io] esistono e non sono una immagine solo apparente, onirica, dell'unico uomo? Rimane una opinione se non lo [si] dimostra>>,

deve verosimilmente ritenere che, in assenza di dimostrazione, gli ALTRI io siano immagini solo apparenti, oniriche <<dell'unico uomo>> che, appunto, sarebbe Alessandro Tuzzato a cui, solo per comodità d’esempio, faccio indossare i panni del solipsista.

Quindi, la richiesta avanzata dal solipsista circa la dimostrazione dell’<<esistenza di altre coscienze>>, potrà venir soddisfatta SOLTANTO dal solipsista stesso, da LUI e SOLTANTO da LUI (e da chi altri, se no? Visto che egli è l’UNICO io realmente esistente).

Nel qual caso, però, tale dimostrazione convincerà SOLTANTO LUI.

Infatti, nessun ALTRO solipsista _ e questo è un altro paradosso dei paradossi, giacché NON vi possono essere ALTRI reali solipsisti! _ potrà mai esser convinto della bontà di una dimostrazione a lui esterna, perché essa mai potrà evitare di essere, appunto, una dimostrazione ALTRUI, cioè derivante da un ALTRO il quale è dal solipsista considerato a priori <<una immagine solo apparente, onirica, dell'unico uomo>>.

Pertanto, egli NON può ritenere reale ( = esistente realmente) la dimostrazione offerta da qualcun ALTRO, cioè da quell’ALTRO di cui egli chiede la dimostrazione della sua esistenza.

Tuttavia, tale ALTRO egli lo ha trovato e risponde al nome di Emanuele Severino, giacché Alessandro Tuzzato ha qui sopra precisato che <<Severino, dal 2001 al 2011 ha scritto 3 libri teoretici in cui per la prima volta nella storia della filosofia si DIMOSTRA l'esistenza di altre coscienze>> (maiuscolo mio: RF).

Ma allora il nostro solipsista mostra di essere incoerente, anzi, auto-contraddicentesi.

Infatti domando:

perché ANCHE la dimostrazione fornita da quell’ALTRO che è Severino NON dovrebbe essere <<una immagine solo apparente, onirica, dell'unico uomo>> cioè, nuovamente, del solipsista?

Siccome il solipsista si considera l’<<unico uomo>> realmente esistente, allora dovrà considerare <<apparente, onirica>> QUALSIASI cosa venga detta/scritta da un ALTRO, inclusa una sua qualsivoglia dimostrazione.

Per questo la dimostrazione di Severino (o di chiunque ALTRO) NON varrebbe nulla per il solipsista coerente.

Quindi, il solipsista Alessandro Tuzzato SMENTISCE sé stesso nel momento in cui dichiara che Severino <<DIMOSTRA l'esistenza di altre coscienze>>, perché AFFERMA (SENZA dimostrarla e prestando FEDE a) l’esistenza di quell’ALTRA coscienza cui è Severino, negando così il proprio solipsismo e CONFERMANDO l’esistenza dell’ALTRO prima ancora di averLO dimostrato.

Tutto questo, soltanto per denunciare le palesi APORIE nelle quali va ad incagliarsi ogni RAGIONE (filosofica o meno) che pretenda di sottoporre OGNI cosa a dimostrazione.

 

Roberto Fiaschi

----------------------

Nessun commento:

Posta un commento