Scrive
Alessandro Tuzzato nel Gruppo https://www.facebook.com/groups/filosofiaedestino:
<<come fonda[re] l'esistenza di altri
io? Rimane una opinione se non lo [si] dimostra. Un esserci con
gli "altri" okay, ma come fa[i] a dire che essi
esistono e non sono una immagine solo apparente, onirica, dell'unico uomo?
Severino, dal 2001 al 2011 ha scritto 3 libri teoretici in cui per la prima
volta nella storia della filosofia si dimostra l'esistenza di altre coscienze.
In particolare nell'essere cio' che interpretiamo come "altri corpi
umani". Il problema del solipsismo e' infatti dovuto anche al non esperire
l'altrui pensiero. La mia domanda rimane, oltre a Severino, chi ha dimostrato
incontrovertibilmente ( ovvero cio' che la negazione va in autonegazione)
l'esistenza di altre coscienze? Non basta dire che si vedono altri homo
sapiens, poiche' siamo noi ad interpretare quegli esseri dotati per
similitudine a noi, di pensiero. Ma filosoficamente o questo e' stato
presupposto (come dare per scontato l'esistenza di Dio) o si e' alzata bandiera
bianca. Anche nei sogni si e' convinti di parlare con altri "io",
giusto per fare un esempio di convinzione che non coincide con assolutamente
certo. Non so se ni sono spiegato adeguatamente. Se ci pensi bene in Hegel pone
la differenza, il riconoscimento dell'altro, la dialettica ecc, come dando per
scontato che l'altro appaia im quanto altro e non come immagine riflessa di una
propria allucinazione. Alla Matrix o al cervello nella vasca. Voglio dire che
l'altro ci appare anche in sogno. Ma altro non e'... Come dimostrare che nella
veglia vi siano altri io....rimaniamo sempre bloccati in un realismo ingenuo>>.
(Parentesi quadre mie: RF).
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Chiunque
ponga tale domanda:
<<come
fai a dire che essi
[gli altri io] esistono
e non sono una immagine solo apparente, onirica, dell'unico uomo? Rimane
una opinione se non lo [si] dimostra>>,
deve
verosimilmente ritenere che, in assenza di dimostrazione, gli ALTRI io
siano immagini solo apparenti, oniriche <<dell'unico uomo>>
che, appunto, sarebbe Alessandro Tuzzato a cui, solo per comodità d’esempio, faccio
indossare i panni del solipsista.
Quindi, la richiesta avanzata dal solipsista circa la dimostrazione
dell’<<esistenza di altre coscienze>>, potrà venir
soddisfatta SOLTANTO dal solipsista stesso, da LUI e SOLTANTO da LUI (e da
chi altri, se no? Visto che egli è l’UNICO io realmente esistente).
Nel qual caso, però, tale dimostrazione convincerà SOLTANTO LUI.
Infatti, nessun ALTRO solipsista _ e questo è un altro
paradosso dei paradossi, giacché NON vi possono essere ALTRI reali solipsisti! _ potrà mai esser
convinto della bontà di una dimostrazione a lui esterna, perché essa mai potrà
evitare di essere, appunto, una dimostrazione ALTRUI, cioè derivante da
un ALTRO il quale è dal solipsista considerato a priori <<una
immagine solo apparente,
onirica, dell'unico
uomo>>.
Pertanto, egli NON può ritenere reale ( = esistente
realmente) la dimostrazione offerta da qualcun ALTRO, cioè da
quell’ALTRO di cui egli chiede la dimostrazione della sua esistenza.
Tuttavia,
tale ALTRO egli lo ha trovato e risponde al nome di Emanuele Severino,
giacché Alessandro Tuzzato ha qui sopra precisato che <<Severino, dal 2001 al 2011 ha scritto 3
libri teoretici in cui per la prima volta nella storia della filosofia si DIMOSTRA l'esistenza di
altre coscienze>>
(maiuscolo mio: RF).
Ma
allora il nostro solipsista mostra di essere incoerente, anzi,
auto-contraddicentesi.
Infatti
domando:
perché
ANCHE la dimostrazione fornita da quell’ALTRO che è Severino NON
dovrebbe essere <<una immagine solo apparente, onirica, dell'unico uomo>>
cioè, nuovamente, del solipsista?
Siccome
il solipsista si considera l’<<unico uomo>> realmente esistente, allora dovrà
considerare <<apparente, onirica>> QUALSIASI cosa venga
detta/scritta da un ALTRO, inclusa una sua qualsivoglia dimostrazione.
Per questo la dimostrazione di Severino (o di chiunque ALTRO)
NON varrebbe nulla per il solipsista coerente.
Quindi,
il solipsista Alessandro Tuzzato SMENTISCE
sé stesso nel momento in cui dichiara che Severino <<DIMOSTRA l'esistenza di
altre coscienze>>, perché AFFERMA
(SENZA dimostrarla e prestando FEDE a) l’esistenza di quell’ALTRA coscienza
cui è Severino, negando così il proprio solipsismo e CONFERMANDO l’esistenza
dell’ALTRO prima ancora di averLO dimostrato.
Tutto questo, soltanto per denunciare le palesi APORIE nelle quali va
ad incagliarsi ogni RAGIONE (filosofica o meno) che pretenda di sottoporre OGNI cosa a dimostrazione.
Roberto Fiaschi
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