Sia
LODATO https://www.youtube.com/, così prodigo nel
fornirci quotidianamente tanti personaggi inviati ad illuminarci intorno alla Verità
attraverso le loro ‘profondissime’ nonché ‘definitive’ analisi.
Tra
gli innumerevoli colà presenti, difficile indicare il migliore, giacché il loro
numero sembra non aver mai fine, tanto rapido è il loro susseguirsi.
Una
menzione speciale merita senz’altro Romanino Romano, reperibile qui:
https://www.youtube.com/@romanoromanino, e qui: https://www.facebook.com/romanino.romano.142
Nei
suoi video, appare come una persona un po’ dimessa, umile e bonaria:
<<sono
un coordinatore di programma, in un centro di solidarietà sociale, quindi in
una comunità terapeutica per il recupero di tossicodipendenti e alcoldipendenti>>
(https://www.youtube.com/watch?v=6ufNAGnXbfg&list=PL72C960BE0125DEE3);
salvo, poi, far emergere la sua indole VOLGARE ed IRRISPETTOSA,
distribuendo INSULTI ed ODIO ai cristiani:
<<Per I Cattolici La Parola Di Dio Non Vale Una Mazza …>>;
<<Gesù
Era Più Che Scemo>>;
<<Dio Entità Grottesca Oltre Che Sconclusionata Con Sintomi Schizofrenici>>;
<<Quindi quando Gesù dice ... “ Non sono stato
mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele” ... Il suo compito ... è
lui che lo dice ... non era quello di salvare l’umanità ... ma solo il suo
popolo ... il popolo Ebraico ... era ubriaco o si era fatto una canna ...>>;
<<Signori sto parlando di Dio presentandolo in una
veste illogica che lo avvicina più ad un fuori di testa>>;
<<Insomma a voi che credete cosa volete ancora per
capire che state credendo a delle sonore cretinate>>;
<<molti cattolici ammettere queste stupide incongruenze
da parte del loro Dio vorrebbe dire abbandonare la fede nel loro stesso Dio>>,
etc…
Già da tale incedere, dovrebbe esser chiaro l’INFIMO
tenore ‘argomentativo’ dei suoi video. Dopodiché, non pago di ciò, sotto un
altro video il nostro Romanino Romano afferma baldanzoso:
<<Brava
gente vi chiedo gentilmente di confutare gli argomenti che ho esposto nel video in oggetto …
tutto il resto è fuffa ...>>,
e
aggiunge:
<<Comunque
ci scommetto nessuno saprà argomentare le stranezze di un Dio buffone>>.
Divertente
ed al contempo sconcertante constatare come questo signore difetti del pur
minimo senso AUTO-CRITICO. Stendiamo poi un velo
pietoso sul suo modo di scrivere; come avrete notato, egli NON conosce le virgole,
i due punti né il punto e virgola. Riesce a
digitare solamente TRE PUNTINI collocati in ogni dove cioè SENZA SENSO.
Bando
alle ciance, cominciamo a leggere quanto Romanino
Romano ha scritto sotto al
suo video intitolato:
<<Se
Dio E' L' Artefice Della Bibbia Queste Non Dovrebbero Essere Cazzate …>>
- (https://www.youtube.com/watch?v=PoFQ_YrsOCI).
Ecco il testo:
<<Se è Dio l'artefice della storia di Gesù allora ha
fatto un grosso errore perdendo il diritto di ritenersi Onnisciente oltre che
Onnipotente … Se invece sono stati gli uomini ad inventarsi questa storia
allora ci sono riusciti grazie al fatto che hanno saputo scegliere il periodo
giusto per raccontarla cioè quando gli uomini vivevano in pieno oscurantismo dettato
da pochissima cultura e privo di mezzi di informazione … gli esseri umani che
vivevano in società tribali ... o anche negli imperi Arcaici ... spesso
sperimentavano la fame e le malattie ... e vivevano in case molto rudimentali
... Per contro ... il forte aumento della popolazione e l’urbanizzazione del periodo Assiale cioè nel periodo
compreso tra l'800 avanti Cristo e il 200 avanti Cristo … suggerisce che ... per alcune persone ... le
cose cominciarono a migliorare ... Secondo questo punto di vista ... sarebbe la
ricchezza ciò che spiega la
nascita della religione perché quando le persone cominciarono a sentirsi
più al sicuro ... con dei tetti sopra le loro teste e abbondanza di cibo da
mangiare ... sia nel tempo presente ... sia nel prossimo futuro ... cominciano
a impegnarsi in investimenti di più lungo termine ... come la religione …
grazie alla quale nascono i parassiti imbroglioni … che ne hanno raccontate di
tutti i colori fino all'assurdo … pur di spillare denari agli allora nascenti
creduloni …>>.
En passant,
NON è affatto
vero che <<la nascita della religione>> sia
avvenuta nel <<periodo Assiale cioè nel periodo compreso tra l'800
avanti Cristo e il 200 avanti Cristo>>, come ha scritto Romanino
Romano, visto che già intorno al 40.000 a. C. sono reperibile
tracce di religiosità, per cui <<Almeno da questo periodo si può
registrare l'ingresso del "sacro" nella vita dell'umanità e quindi
l'inizio dell'homo religiosus>>.
Dopodiché,
il discorso di Romanino Romano CAMBIA IMPROVVISAMENTE, senza alcun rapporto con quanto
egli aveva sin qui scritto.
Infatti prosegue così (immancabilmente scandito dai suoi onnipresenti
TRE PUNTINI):
<<I cristiani ... i cattolici hanno mai riflettuto
sulle parole con le quali Gesù definisce gli ambiti della sua missione? … Sono
parole inequivocabili ... “ Non sono stato mandato che alle pecore perdute
della casa d’Israele” ... Il suo compito ... è lui che lo dice ... non era quello di salvare l’umanità ...
ma solo il suo popolo ... il popolo Ebraico ... Il comportamento è coerente con
le parole ...>>.
COSA C’ENTRA tutto ciò con quanto egli aveva scritto subito
prima?
Assolutamente NULLA; però ha il pregio di evidenziare la SCONCLUSIONATEZZA del
suo discorso.
Comunque,
restiamo alla sua critica:
<<Il suo compito ... è lui che lo dice ... non era quello di salvare l’umanità ...
ma solo il suo popolo ... il popolo Ebraico ...>>.
Evidentemente
Romanino Romano BARA, IMBROGLIA, con la sua lettura UNIDIREZIONALE dei Vangeli. Nella
migliore delle ipotesi, egli IGNORA che lo stesso Gesù disse:
<<Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo>> (Matteo 28,
19);
<<Ho
anche altre pecore [i pagani], che non sono di quest'ovile [di Israele]; anche
quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo
gregge, un solo pastore>>. (Giovanni 10,16);
<<Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad
ogni creatura»>> (Marco
16,15);
<<Quelli dunque che
erano riuniti gli domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il
regno a Israele?» Egli rispose loro: «Non spetta a voi sapere i tempi o i
momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità. Ma voi riceverete
potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in
Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra»>>. (Atti 1, 6-8).
Possono bastare.
Certo, Gesù COMINCIA dalle <<pecore perdute della
casa d’Israele>>, è ovvio. E allora?
Questo non significa affatto ESCLUDERE i pagani, anzi
tutt’altro, come appena visto!
Neppure i discepoli capirono che la predicazione non dovette
restar confinata entro Israele, come si evince dalla loro domanda (in Atti 1),
né che tale <<regno>> non avesse carattere
nazionalistico-politico-etnico, poiché, appunto, aveva carattere UNIVERSALE.
Proseguiamo
con il testo di Romanino Romano:
<<Egli non
lasciò mai la sua piccola patria ... la Palestina ...>>.
Due
errori.
Il
primo: NON è
vero che Gesù <<non lasciò mai la sua piccola patria>>.
In
Marco 7,24, leggiamo che egli <<Partito di là, andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva
che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto>>.
Poi,
<<Di nuovo, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne
verso il mare di Galilea in
pieno territorio della Decàpoli>> (Mc 7,31).
Quindi
Gesù per DUE volte si reca in territorio pagano: Tiro e la Decàpoli.
Il
secondo errore: la <<sua piccola patria>> NON si chiamava
ancora <<Palestina>>, bensì GIUDEA, visto che il nome di <<Palestina>>
fu affibbiato nel 135
d.C. dai romani, chiamandola, in spregio agli ebrei, col nome di Syria
Palaestina.
Continua
Romanino Romano:
<<E
la sua predicazione fu rivolta esclusivamente al popolo Ebraico ... Stessa
condotta impose ai discepoli ... “Non andate fra i Pagani e non entrate nelle
città dei Samaritani” ... Anche i miracoli hanno beneficato solo gli Israeliti
... Fece eccezione solo per una donna ...
Una povera donna di Canaa ... non Ebrea … ma Siro-Fenicia ... gli
implorò un miracolo per la figlia ... La respinse ... sostenendo ... come si è
detto ... che la sua missione riguardava la salvezza del suo popolo ...
aggiungendo ... con parole persino offensive ... che ...”non è bene prendere il
pane dei figlioli e darlo ai cagnolini” ... Se il miracolo ... l’unico ad una
persona straniera ... verrà alla fine accordato ... sarà solo per l’intercessione dei
discepoli impietositi e per la disperata insistenza della donna ...>>.
Rimettiamo
le cose al loro VERO posto, non a quello immaginato da Romanino
Romano.
Secondo Marco 7,25-30:
<<una donna la cui bambina aveva uno spirito immondo,
avendo udito parlare di lui, venne e gli si gettò ai piedi. Quella donna
era pagana, sirofenicia di nascita; e lo pregava di scacciare il demonio da sua
figlia. Gesù le disse: «Lascia che prima siano saziati i figli, perché non
è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini». «Sì,
Signore», ella rispose, «ma i cagnolini, sotto la tavola, mangiano le briciole
dei figli». E Gesù le disse: «Per questa parola, va', il demonio è uscito da tua
figlia». La donna, tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul
letto: il demonio era uscito da lei>>.
Secondo
Matteo 15, 21-28:
<<Allora
i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila, vedi come ci grida
dietro». 24 Ma egli rispose: «Non sono stato inviato che alle pecore
perdute della casa di Israele». 25 Ma quella venne e si prostrò
dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!». 26 Ed egli rispose: «Non
è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini». 27 «È
vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che
cadono dalla tavola dei loro padroni». 28 Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua
fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell'istante sua figlia fu
guarita.
Come
si evince facilmente, in entrambi i Vangeli <<il miracolo ... l’unico
ad una persona straniera ... verrà alla fine accordato>> <<Per questa tua parola>>
cioè per la parola della siro-fenicia e perché _ le
disse Gesù _ <<davvero
grande è la tua fede! Ti
sia fatto come desideri>>, NON già <<per
l’intercessione dei discepoli impietositi>> come malamente deduce Romanino
Romano al fine di
screditare la figura di Gesù.
Certamente a volte Gesù ha usato parole DURE, vero; il
che, però, suscita scandalo a coloro che se lo figurano come BUONISTA, senza
spina dorsale e pronto a compiacere tutti in nome di una melensa bontà che ben
si guarda dal voler disturbare, astraendosi perciò dalle reali situazioni
quotidiane.
Lasciamo ancora la parola a Romanino
Romano:
<<Ora per concludere questa storia mi domando perchè il popolo
di Israele destinatario di questo evento non ha riconosciuto il tanto Gesù
infatti Israele aspetta ancora il Messia mentre noi i marginali gli esclusi a
priori lo abbiamo riconosciuto considerando ancora che con Israele lo stesso
Dio ha fatto un patto che durerà in eterno
… qui qualcosa non ha funzionato … o perlomeno a me sfugge … ma voi che
siete molto più preparati di me saprete indicarmi la verità … aspetto …>>.
Beh,
penso che egli non debba aspettarsi alcuna
indicazione, visto che si è precluso da sé la possibilità di aspettare
(leggasi: di comprendere).
Egli si FINGE disponibile all’ascolto sfoggiando una
retorica spicciola, giusto per dare ad intendere che, in realtà, NESSUNO sarà
in grado di <<indicarmi
la verità>>.
Eppure,
se egli avesse letto ad esempio la lettera di Paolo ai Romani, avrebbe avuto
modo di inquadrare la situazione circa la quale, qui sopra, Romanino
Romano afferma:
<<a me sfugge>>; gli credo.
Egli sforna un video al giorno criticando i vari aspetti del
Cristianesimo, e poi ignora completamente L’INSIEME del Nuovo Testamento!
Comunque, in breve, <<il popolo di Israele
destinatario di questo evento non ha riconosciuto il tanto Gesù>>
perché, innanzitutto, e come già visto sopra nella citazione di Atti 1, 6-8, esso attendeva un Messia POLITICO che potesse
liberare gli ebrei dal dominio romano, quindi attendevano un regno TERRENO
libero e potente:
<<Quelli dunque che
erano riuniti gli domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a [o di] Israele?»>>.
Senonché, ad oggi, tale riconoscimento
resta un’evenienza ancora del tutto APERTA ed in fieri, giacché il patto con
Israele NON è affatto venuto meno.
Per cui direi che, se
<<qualcosa
non ha funzionato>>, ciò è soprattutto la comprensione di Romanino
Romano.
Leggiamolo ancora:
<<Comunque … Voi pensate che sia possibile che
un uomo come Gesù ... che andò in girò a fare del bene ... che predicò ogni
giorno nelle sinagoghe ... che grandi moltitudini seguirono fino alle rive del
mare e fino ai fianchi della montagna ... che si suppone entrato a Gerusalemme
a capo di un corteo ... con grida di osanna e sventolio di rami di palma ... è
concepibile che per arrestare un personaggio così pubblico le autorità fossero
costrette a corrompere uno dei suoi discepoli?>>
Non
so in quale pianeta viva Romanino
Romano, ma in base a
questa domanda, sembra che CORRUZIONE e TRADIMENTI non siano state pratiche abituali nel
corso della storia fino ai giorni nostri!
Come funzionerà, allora, sul paradisiaco pianeta di Romanino
Romano?
Prosegue
con altre domande:
<<…
Un uomo simile ha bisogno di essere indicato alle autorità?>>
Certo, perché coloro che lo hanno così indicato, lo vollero
punire per blasfemìa, in quanto si era fatto simile a Dio, per cui non potevano
che ricorrere al governatore romano, dal momento che il Sinedrio poteva sì
giudicare ma non infliggere condanne a morte:
<<Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti,
disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Avete udito la bestemmia; che ve ne
pare?». Tutti
sentenziarono che era reo di morte>>. (Marco 14, 60-64).
<<…
Ed è concepibile che al suo processo in un tribunale Romano ... Ponzio Pilato
... il Giudice ... avesse detto ... «Io trovo quest'uomo innocente ... ma se
desiderate ucciderlo ... potete farlo» ... È credibile che un tribunale Romano
all'età di Cesare Augusto consegnasse un uomo innocente alla mercé di tanta
gentaglia? … Questa è Storia reale? … Possiamo credere che un giovane che aveva
aperto gli occhi ai ciechi ... curato i lebbrosi ... sfamato gli affamati ...
resuscitato i morti ... fosse inchiodato
alla croce da della gentaglia senza
nessun tentativo di liberarlo dai suoi persecutori? … Non pensate che se il
popolo avesse saputo che Pilato aveva dichiarato Gesù innocente ... a causa
della gratitudine per tutti i suoi miracoli a beneficio dei suoi malati ...
esso si sarebbe precipitato sui riottosi e avrebbe salvato Gesù dalla morte? …
È concepibile ... ancora ... che a mezzogiorno il sole si fosse oscurato e la
terra fosse stata scossa da un terremoto ... le tombe si fossero aperte e i
morti fossero risorti e avessero camminato per le vie di Gerusalemme? … Quella
è Storia reale? …>>.
Che quanto egli domanda sia <<concepibile>>
o meno, che sia <<credibile>> o meno, o che sia <<storia
reale>> o meno, DIPENDE
(anche) dai diversi orientamenti degli storici-teologi, NON vi è uniformità di
giudizio.
Tra il FONDAMENTALISTA, secondo cui tutto, nei Vangeli, è
rigorosamente e letteralmente oggettivo, e lo studioso LAICISTA che cala le
braghe alle precomprensioni razionalistiche per il quale i Vangeli sono quasi
interamente inventati, vi è altresì una gamma di studiosi che NON sposano nessun
dei due atteggiamenti unidirezionalmente fallaci, giacché, nei Vangeli,
qualcosa sarà verosimilmente oggettivo, e qualcos’altro sarà verosimilmente frutto
dell’elaborazione personale del redattore.
Questo, come minimo, ci dice che la tanto strombazzata ricerca
dell’OGGETTIVITÀ in ambito storico sia spesso un modo di dare sostanza oggettiva
alla propria ineliminabile soggettività, o meglio: alla propria PRESA APRIORISTICA DI POSIZIONE.
Ho
steso questa breve osservazione, giacché queste domande di Romanino
Romano muovono puerilmente dal ritener che i Vangeli siano documenti
esclusivamente STORICI i quali, perciò, NON debbano contraddirsi (si
CONTRADDICONO le FILOSOFIE, che si pretendono esclusivamente poggianti sulla ragione o
sul logos, figuriamoci se possiamo pretendere
l’incontraddittorietà in ambito storico!), mentre, invece, essi sono storia
riletta/interpretata alla luce dei SUCCESSIVI eventi pasquali; quindi storia
intervallata a metafore, simbologie, racconti parenetici, parabole,
ricostruzioni, abbellimenti stilistico-letterari, etc…, NON certo mere
cronache; l’UNICO a non sapere ciò sembra sia soltanto Romanino
Romano.
È ormai patrimonio comune la consapevolezza che nei Vangeli
vi siano parecchi dettagli NON ARMONIZZABILI, ossia tra loro divergenti, lo
sanno tutti.
Evidentemente,
a coloro che li hanno redatti importava poco o nulla dell’oggettività del
dettaglio, concetto di oggettività, peraltro, verosimilmente a loro IGNOTO nei
termini in cui noi, oggi, parliamo di oggettività.
Questo NON
stupisce.
STUPISCE, invece, come pur tra differenze inconciliabili, gli
aspetti di fondo CONVERGANO
in tutte e quattro le redazioni evangeliche (oltre che nel restante Nuovo
Testamento, che è in larga parte PRECEDENTE alla stesura dei Vangeli)!
Tuttavia, scrive Luca nel prologo del suo Vangelo:
<<Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti
in mezzo a noi, come
ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio
e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin
dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre
Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai
ricevuto>>.
Ora, tirando, le somme (anche personali-esistenziali), domando:
qui si tratta di AFFIDARSI (di dar CREDITO) alle ingenue
osservazioni di Romanino Romano, alle fanatiche tesi dei FONDAMENTALISTI,
alle presunte ‘razionali’ tesi dei LAICISTI,
OPPURE
al prologo di Luca qui sopra riportato?
Personalmente, NON ho dubbio alcuno: scelgo quest’ultimo.
Roberto Fiaschi
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