sabato 19 aprile 2025

169)- CARLO ROVELLI: DIO E LA SCIENZA

In un’intervista al fisico Carlo Rovelli (https://www.repubblica.it/esteri/2014/10/28/news/rovelli_scienza_e_fede_devono_restare_separate_nonostante_le_parole_di_papa_francesco-99201117/), Stefania Parmeggiani gli domanda:

<<Ha senso domandarsi se c'è stato un prima? Il Big Bang non si pone al di fuori del tempo?>>

Carlo Rovelli risponde: <<Che prima del Big Bang non esistesse il tempo è una possibilità, ma ci sono altre possibilità, ad esempio possiamo pensare a un altro universo prima di quello che vediamo... È una sciocchezza che la Chiesa leghi se stessa a una teoria scientifica. Potrebbe essere smentita il giorno dopo. La ricerca della scienza non ha nulla a che vedere con i racconti della Genesi. Lemaitre consigliò a Pio XII di non confondere piani diversi. Quel consiglio è ancora valido>>.

Vero, molto rischioso LEGARSI <<a una teoria scientifica>> da parte della teologia.

Cosa vi è di implicito in quest’osservazione di Rovelli, ma che egli si guarda bene dall’esplicitare?

Vi è che, siccome una qualsiasi teoria scientifica <<Potrebbe essere smentita il giorno dopo>>, allora è <<una sciocchezza>> _ da parte di chiunque _ legarsi anche ad una qualsivoglia teoria scientifica, appunto perché essa <<Potrebbe essere smentita il giorno dopo>> da un’altra teoria.

Sempre Rovelli, nella medesima intervista, alla domanda:

<<È possibile trovare Dio nella Scienza?>>,

ha risposto:

<<No. C'è un unico modo in cui la scienza può spiegare Dio: attraverso l'antropologia e la psicologia. Può studiare il fenomeno religioso e come l'umanità, nel suo farsi, lo abbia costruito. Ma certo non può cercare il divino nello spazio, nel tempo e nelle leggi della fisica. Questo non vuol dire che gli scienziati non sentano il mistero, la meraviglia o la sacralità dell'universo. Questi sono sentimenti umani, che restano veri con o senza Dio>>.

Qui, Rovelli si SMENTISCE senza accorgersene, giacché il suo perentorio <<No>> potrebbe anch’esso <<essere smentit[o] il giorno dopo>> da un altro <<No>>.

Così, è <<una sciocchezza>> affermare che l’<<unico modo in cui la scienza può spiegare Dio>> avvenga <<attraverso l'antropologia e la psicologia>>;

infatti quell’<<unico modo>> potrebbe <<essere smentit[o] il giorno dopo>> da un altro <<modo>>, cosicché, quello a cui si è legato Rovelli NON SIA PIÙ l’<<unico modo in cui la scienza può spiegare Dio>>.

È altrettanto <<una sciocchezza>> sentenziare:  

<<Ma certo non può cercare il divino nello spazio, nel tempo e nelle leggi della fisica>>; Rovelli <<Potrebbe essere smentit[o] il giorno dopo>> da un’altra (provvisoria) “certezza”…

Ed è nuovamente <<una sciocchezza>> asserire che sia <<un grave errore dire che il Big Bang esige l'intervento di un creatore divino>>, sempre per il fatto che tale affermazione potrebbe <<essere smentita il giorno dopo>>…

Poiché Rovelli ha dichiarato <<di essere serenamente ateo>>, sorge il sospetto che laddove alcuni indizi possano MINARE il suo ateismo, l’accortezza di dire: <<È una sciocchezza>> legarsi <<a una teoria scientifica. Potrebbe essere smentita il giorno dopo>> NON VALGA PIÙ

 

Roberto Fiaschi

-------------------- 

Nessun commento:

Posta un commento