mercoledì 23 aprile 2025

171)- F. NIETZSCHE: «DIRE SÌ AL FATO»?

Mi domando se ad alcune prospettive metafisiche _ in questo caso l’Amor fati stoico-nietzschiano _, corrisponda REALMENTE un sentito, profondo desiderio che porti a dire:

<<Amor fati: sia questo d’ora innanzi il mio amore! […] quando che sia, voglio soltanto essere, d’ora in poi, uno che dice !>> - (Friedrich Nietzsche: “La gaia scienza”, 276);

ed anche:

<<La mia formula per giudicare della grandezza dell’uomo, è amor fati: cioè, non volere che le cose siano diverse, che non evadano né avanti, né indietro, per tutta l’eternità. Non soltanto sopportare il Necessario, e ancor meno nasconderlo (ogni idealismo è menzogna di fronte al Necessario); bensì amarlo>> - (Nietzsche: “Ecce Homo”).

È davvero possibile dire sempre ( = <<per tutta l’eternità>>) a tutto ciò che ci viene incontro _ e per di più amandolo _, senza perciò <<volere che le cose siano diverse>> da come ci vengono incontro?

Riguardo all’espressione del filosofo stoico Cleante: Ducunt volentem fata, nolentem trahunt = <<Il fato conduce colui che vuole lasciarsi guidare, trascina colui che non vuole>> - (Seneca: “Epistole a Lucilio” 107, 11, 5”), <<uno che dice !>> a tutto è colui che ACCETTA tutto, quindi è espressione del ducunt volentem fata; mentre, il nolentem trahunt è incarnato dalla maggioranza se non dalla totalità delle persone.

Ebbene, <<uno che dice !>> a tutto _ e, ricordiamolo, lo deve dire <<per tutta l’eternità>> _, costituisce la più radicale NEGAZIONE del dire a tutto!

Perché?

Colui che <<dice !>> a tutto e che perciò NON vuole <<che le cose siano diverse>> poiché le vuole ACCETTARE tutte, dice anche il più grande NO, perché dice NO al NON dire a tutto.

Siccome dice a tutto, e il tutto include ogni evento, nessuno escluso _ anche Auschwitz _, allora, dicendo , egli al contempo dice un grande NO agli innumerevoli NO che normalmente avrebbe detto ma che ora intende NON dire più, giacché vorrebbe accogliere tutto con il .   

Dunque, essere <<uno che dice !>> a tutto, vuol dire essere uno che NON <<dice !>> a tutto.

Essere uno che ACCETTA tutto, vuol dire essere uno che NON ACCETTA tutto, perché egli NON ACCETTA di ( = dice NO al) NON accettare tutto.

Essere uno che NON vuole <<che le cose siano diverse>>, vuol dire essere uno che VUOLE <<che le cose siano diverse>>, perché VUOLE che esse DIFFERISCANO dal loro esser VOLUTE diversamente da come sono.

Da ciò deriva l’illusorietà del progetto ‘super-oltreoministico’ del nuovo tipo ‘umano’ (!) nietzschiano…

 

Roberto Fiaschi

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