Estraggo,
da un brano di Sebastiano
Dell'Albani (che commenterò in altro momento), la seguente frase:
<<ogni fede per sua definizione è
dubbio (credere in qualcosa che non si vede né si può vedere)>>.
Severino scrisse che <<lo
star dinanzi come cosa non evidente e non incontrovertibile è la definizione stessa del dubbio>>.
Ma
Severino riconobbe altresì che:
<<C’è
certamente distinzione,
e non
identità, tra fede e dubbio>>;
la <<fede [...]
formalmente non è
il dubbio>> - (Severino: La legna e la cenere; pp. 178-80. Corsivo
nel testo di Severino).
Pertanto, senza scomodare
ulteriori ragionamenti:
a)-
o (AUT) c’è DISTINZIONE
tra fede e dubbio: ma allora la fede NON è <<la definizione
stessa del dubbio>> giacché, se così fosse, la <<definizione>>
implicherebbe l’identità con esso, il che viene appunto NEGATO da Severino;
b)-
o (AUT) NON
c’è DISTINZIONE:
e allora fede e dubbio sono il MEDESIMO, indistinguibili, e perciò NON È VERO quanto
affermato da Severino, cioè che vi sia <<certamente distinzione,
e non identità, tra fede e dubbio>> e che la <<fede
[...] formalmente non è il dubbio>>.
Infine, s’è visto che secondo
Severino <<lo
star dinanzi come cosa non evidente e non incontrovertibile è la definizione
stessa del dubbio>>.
Se vi è qualcosa di EVIDENTE,
consiste nel fatto che Severino SBAGLI.
Che la Terra sia SFERICA (vedasi
post n° 105)-
SEVERINO E IL TERRAPIATTISMO) NON è immediatamente <<evidente>>
né <<incontrovertibile>> a guisa dell’élenchos
aristotelico-severiniano; la sua sfericità NON APPARE (immediatamente).
Per cui, stando alla concezione che
Severino ha del dubbio, la sfericità della Terra sarebbe una FEDE ( = un
ERRORE) la quale FEDE, perciò, dovrebbe legittimare il DUBBIO della sua sfericità
sol perché essa NÉ
appare NÉ è
incontrovertibile…
Eppure, NEANCHE di ciò che NON appare NÉ è
incontrovertibile è possibile dubitare seriamente:
quale persona sana di mente
potrebbe DUBITARE della sfericità della Terra?
Insomma, <<lo
star dinanzi come cosa non evidente e non incontrovertibile>>
NON è
<<la definizione stessa del dubbio>>!
Da https://it.wiktionary.org/wiki/dubbio:
<<DUBBIO (aggettivo) dal
latino dubius, letteralmente "ondeggiante, che si muove avanti e
indietro">> e NON: <<cosa non evidente e non incontrovertibile>>
come vorrebbe Severino, visto che ciò che è <<ondeggiante>> muovendosi
<<avanti e indietro>> solitamente APPARE seppur non restando stabile!
Per cui il dubbio è estensibile
ANCHE alle cose che APPAIONO.
Dal Dizionario Oxford Languages:
<<Dubbio, aggettivo.
Che non offre la possibilità di una interpretazione o di una soluzione unica e
definitiva: un caso d.; discusso, controverso; che può essere oggetto di
contestazione>>.
Anche qui, nessun riferimento al
dubbio come <<cosa non evidente e non incontrovertibile>>,
ma soltanto come ciò che, pur apparendo, non è suscettibile di lettura UNIVOCA
e DEFINITIVA (il non-apparire e la non-incontrovertibilità di alcuni aspetti possono essere implicati, ma non necessariamente, né sempre e comunque).
Roberto Fiaschi
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