lunedì 3 febbraio 2025

150)- «LA FEDE È IL DUBBIO»?

Estraggo, da un brano di Sebastiano Dell'Albani (che commenterò in altro momento), la seguente frase:

<<ogni fede per sua definizione è dubbio (credere in qualcosa che non si vede né si può vedere)>>.

Severino scrisse che <<lo star dinanzi come cosa non evidente e non incontrovertibile è la definizione stessa del dubbio>>.

Ma Severino riconobbe altresì che:

<<C’è certamente distinzione, e non identità, tra fede e dubbio>>;

la <<fede [...] formalmente non è il dubbio>> - (Severino: La legna e la cenere; pp. 178-80. Corsivo nel testo di Severino).

Pertanto, senza scomodare ulteriori ragionamenti:

a)- o (AUT) c’è DISTINZIONE tra fede e dubbio: ma allora la fede NON è <<la definizione stessa del dubbio>> giacché, se così fosse, la <<definizione>> implicherebbe l’identità con esso, il che viene appunto NEGATO da Severino;

b)- o (AUT) NON c’è DISTINZIONE: e allora fede e dubbio sono il MEDESIMO, indistinguibili, e perciò NON È VERO quanto affermato da Severino, cioè che vi sia <<certamente distinzione, e non identità, tra fede e dubbio>> e che la <<fede [...] formalmente non è il dubbio>>.

Infine, s’è visto che secondo Severino <<lo star dinanzi come cosa non evidente e non incontrovertibile è la definizione stessa del dubbio>>.

Se vi è qualcosa di EVIDENTE, consiste nel fatto che Severino SBAGLI.

Che la Terra sia SFERICA (vedasi post n° 105)- SEVERINO E IL TERRAPIATTISMO) NON è immediatamente <<evidente>> né <<incontrovertibile>> a guisa dell’élenchos aristotelico-severiniano; la sua sfericità NON APPARE (immediatamente).

Per cui, stando alla concezione che Severino ha del dubbio, la sfericità della Terra sarebbe una FEDE ( = un ERRORE) la quale FEDE, perciò, dovrebbe legittimare il DUBBIO della sua sfericità sol perché essa appare è incontrovertibile…

Eppure, NEANCHE di ciò che NON appare è incontrovertibile è possibile dubitare seriamente:

quale persona sana di mente potrebbe DUBITARE della sfericità della Terra?

Insomma, <<lo star dinanzi come cosa non evidente e non incontrovertibile>> NON è <<la definizione stessa del dubbio>>!

Da https://it.wiktionary.org/wiki/dubbio:

<<DUBBIO (aggettivo) dal latino dubius, letteralmente "ondeggiante, che si muove avanti e indietro">> e NON: <<cosa non evidente e non incontrovertibile>> come vorrebbe Severino, visto che ciò che è <<ondeggiante>> muovendosi <<avanti e indietro>> solitamente APPARE seppur non restando stabile!

Per cui il dubbio è estensibile ANCHE alle cose che APPAIONO.

Dal Dizionario Oxford Languages:

<<Dubbio, aggettivo. Che non offre la possibilità di una interpretazione o di una soluzione unica e definitiva: un caso d.; discusso, controverso; che può essere oggetto di contestazione>>.

Anche qui, nessun riferimento al dubbio come <<cosa non evidente e non incontrovertibile>>, ma soltanto come ciò che, pur apparendo, non è suscettibile di lettura UNIVOCA e DEFINITIVA (il non-apparire e la non-incontrovertibilità di alcuni aspetti possono essere implicati, ma non necessariamente, né sempre e comunque).   

 

Roberto Fiaschi

---------------------

Nessun commento:

Posta un commento